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CURIOSITĂ€ 21 LUGLIO 2021

10 cose che non sai sulle Olimpiadi di Tokyo

Tra dubbi e polemiche, finalmente hanno preso il via le Olimpiadi di Tokyo. La cerimonia di apertura è il 23 luglio, ma quest’edizione è molto particolare e ricca di curiosità e dettagli da sapere. Per la prima volta nella storia, i giochi olimpici hanno subito un rinvio e si tengono senza pubblico e con misure eccezionali contro il Covid-19. La capitale del Giappone ospita per la seconda volta l’edizione estiva dal 1964, anno che rappresenta anche l’esordio delle Olimpiadi in un paese asiatico. Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’edizione 2020 (2021), in cui l’Italia proverà a replicare il successo degli Europei 2020 di calcio cercando di fare il record di podi.

10 cose da sapere sulle Olimpiadi di Tokyo

Sostenibilità, uguaglianza di genere, clima, squalifiche, sono tanti i temi che caratterizzano i Giochi Olimpici di quest’anno, i più “originali” di sempre, anche a causa della pandemia di Covid-19. Di seguito 10 cose da sapere su questa straordinaria edizione.

  1. Sono le più green di sempre: dalla torcia ai letti, tutto è realizzato con materiali di riciclo. La torcia è fatta con l’alluminio degli alloggi temporanei costruiti dopo il disastro nucleare del 2011, i podi sono in plastica, i letti in cartone e la Toyota ha messo a disposizione 3.700 veicoli elettrici per il trasporto degli atleti
  2. Ci sono 5 nuovi sport rispetto a Rio 2016. Entrano nella competizione alcune discipline molto amate dai giovani: baseball-softball, surf, skateboard, arrampicata sportiva e karate
  3. Grande esclusa dai Giochi è la Russia. La Nazionale è stata bandita dalle competizioni fino al 2024 dall’agenzia mondiale antidoping a causa dell’accusa di irregolarità. Solo gli atleti non coinvolti nello scandalo possono partecipare ma sotto bandiera neutrale e senza inno
  4. Le Olimpiadi di Tokyo sono le più calde: nonostante l’asfalto capace di ridurre le temperature, le massime restano alte e per questo motivo la maratona e il ciclismo su strada non si svolgono nella capitale del Giappone ma a Sapporo, nel nord del Paese e nei pressi del Monte Fuji
  5. Per la prima volta i Giochi sono stati rinviati. Dovevano tenersi nel 2020, ma sono stati posticipati di un anno a causa della pandemia di Covid-19. Per ragioni di marketing e per gli investimenti su cartelli e segnaletica che erano già stati fatti, il nome e il marchio è rimasto con la dicitura “2020”
  6. Il logo Tokyo 2020 è un emblema a scacchi armonizzato costituito da un motivo circolare a scacchi blu e gli anelli olimpici classici. Realizzato nel 2016 dall’artista giapponese Asao Tokolo, riprende l’ichimatsu moyo che risale al periodo Edo e ha più di 250 anni
  7. Le mascotte sono due: Miraitowa (per le Olimpiadi) e Someity (per le Paralimpiadi), uniscono la tradizione giapponese all’innovazione. La prima è un disegno con un pattern di scacchi blu e il nome è l’unione delle parole giapponesi mirai (futuro) e towa (eternità), la seconda ha i colori dei fiori di ciliegio
  8. Le medaglie di Tokyo sono riciclabili. Sono state fatte con materiali di cellulari riciclati e altri dispositivi elettronici. Nel retro hanno il marchio di Tokyo 2020, mentre la parte davanti presenta l’effige di Nike, la dea greca della vittoria
  9. Il villaggio olimpico da 44 ettari, può ospitare fino a circa 18mila atleti e addetti ai lavori in 21 edifici sul lungomare di Harumi a Tokyo. DIsta circa 6 chilometri dallo Stadio Nazionale e agli atleti è stato chiest di arrivare non prima di cinque giorni dalla competizione e di partire non più tardi di due giorni dopo la fine. Circa l’85% dei partecipanti è vaccinato contro il Covid-19
  10. Si punta all’uguaglianza di genere: le Olimpiadi di Tokyo sono le più gender balanced nella storia con il 48,8% di donne atlete

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