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CURIOSITÀ 22 GENNAIO 2019

6 cose che forse non sai su Adrian, la serie evento di Adriano Celentano

‘Adrian’ è il programma del momento sulla televisione italiana, al centro dell’attenzione non solo per l’attenzione del pubblico ma anche per alcune critiche, come quella dell’eccessiva presenza di scene di sesso. Ecco sei cose che forse non sapete su questa serie evento che vede come protagonista un alter ego di Adriano Celentano. 1. L’idea – La leggenda narra che l’idea della serie animata spuntò fuori nel lontano 2005 quando Celentano chiese anche la collaborazione di Paolo Conte, ma il progetto sfumò. Altro falso allarme risale al 2009 quando sembrava che Sky e il Clan Celentano avessero trovato un accordo per sviluppare la serie. Infine nel 2015, quando Pier Silvio Berlusconi annunciò che Adrian sarebbe andato in onda su Canale 5 nel corso del 2019. 2. La storia – La storia è ambientata nel 2068. Il protagonista è l’alter ego di Celentano, un supereroe che di mestiere fa l’orologiaio ma decide di combattere la dittatura che opprime la società in cui vive, la quale spinge il popolo a omologarsi. Il personaggio femminile è Gilda, ispirato a Claudia Mori, e il cattivo è Dissanguatore. I toni sono cupi e distopici e mostrano diversi temi cari a Celentano, come la libertà, la politica, le disuguaglianze, l’amore, il consumismo e l’ambiente. 3. Chi ha collaborato – Neanche a chiederlo dietro alle illustrazioni c’è la sapiente mano di Milo Manara. Alla supervisione dei testi hanno lavorato Vincenzo Cerami (scomparso nel 2013) e alcuni giovani autori della Scuola Holden. 4. La colonna sonora – La serie è animata dalle magiche musiche del grande Nicola Piovani e da un remix del dj Benny Benassi dei classici di Celentano. 5. Il trailer – Il primo trailer è stato trasmesso a sorpresa durante il quarto di finale disputato fra Francia e Uruguay ai mondiali di calcio del 2018. 6. Accoglienza del pubblico – Quasi 6 milioni di telespettatori hanno seguito la prima puntata di “Aspettando Adrian”, il “live” da Verona e circa 4 milioni e mezzo la proiezione del cartoon.

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