Abramovich mette il Chelsea in vendita e annuncia di voler destinare i ricavi alle vittime della guerra in Ucraina. Uno dei protagonisti al tavolo dei negoziati sul conflitto, il magnate dice definitivamente addio al club londinese dopo aver lasciato la presidenza della società per la sua vicinanza al presidente russo Vladimir Putin. Ma per paura delle sanzioni potrebbe rinunciare a molto di più.