Anche Roma nasconde luoghi misteriosi e inquietanti. Andiamo insieme alla scoperta del volto nascosto della Città eterna
Museo delle anime del Purgatorio
Ci troviamo sul Lungotevere Prati, nella Chiesa del Sacro Cuore del Suffragio. Qui, dopo un terribile incendio, i presenti notarono impresso dietro l’altare un volto, ricondotto ad un’anima del Purgatorio imprigionata tra le fiamme; l’evento curioso spinse Padre Jouët a trasformare la sagrestia in un museo, con oggetti rimandanti al contatto fra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Museo Laboratorio della Mente
In Piazza di Santa Maria della Pietà, l’ex “Hospitale de’ poveri forestieri et pazzi dell’Alma Città di Roma” ripercorre oggi la storia della clinica psichiatrica. All’ingresso centinaia di sguardi di malati accolgono i visitatori generando non poca inquietudine.
Casa dei mostri
Un enorme bocca spalancata sovrasta sul portone di Palazzetto Zuccari, al civico 30 di via Gregoriana. Spaventose decorazioni ritornano anche sulle finestre, valendo alla costruzione il soprannome di Casa dei Mostri. Queste rappresentazioni, in realtà, sono state volute da Federico Zuccari, artista del XVII sec. lasciatosi ispirare dal celebre Giardino di Bomarzo in provincia di Viterbo.
Quartiere Coppedè
Un mix d’architettura liberty e neo gotica, cosparso di elementi esoterici e massonici; non a caso il quartiere è stato spesso utilizzato come scenario di film horror, come “L’uccello dalle ali di cristallo” di Dario Argento. Tra le costruzioni degne di nota: il Villino delle Fate, la Palazzina del Ragno e la Fontana delle Rane.
Clinica delle bambole
A pochi passi da Piazza del Popolo, si può visitare questo negozio alquanto particolare: un vero e proprio “ospedale” per bambole, che qui (fra teste mozzate, arti appesi e occhi di vetro) vengono “curate” e riparate.
Cimitero nella Chiesa di Santa Maria dell’Orazione e morte
In corrispondenza dell’Arco Farnese di Via Giulia si trova questa chiesa particolare ed occulta. Sulla facciata, una targa raffigurante uno scheletro accoglie con la scritta “oggi a me, domani a te”, ed in ogni parte della Chiesa simboli rimandano alla morte, soprattutto nell’angosciante cripta, dove riposano più di 8 mila corpi databili fra il ‘500 e l’800.