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NOTIZIE 30 MAGGIO 2023

Allarme stelle: perché la Via Lattea sta sparendo dal cielo

La Via Lattea ha incantato gli esseri umani per millenni. Gli astronomi di tutto il mondo l’hanno osservata e ancora oggi la studiano in tutti i suoi dettagli e segreti. Ma presto potremmo non vedere più l’incanto di un cielo stellato. Questo è l’avvertimento degli scienziati che hanno indicato anche una data di scadenza: tra vent’anni le luci notturne naturali potrebbero diventare invisibili.

Perché la Via Lattea potrebbe diventare invisibile

Ma qual è il motivo della graduale scomparsa delle stelle? L’inquinamento luminoso. I ricercatori hanno scoperto che l’aumento dell’uso dei diodi emettitori di luce, ovvero i Led, unito alle altre forme di illuminazione stanno rendendo sempre più scuro il cielo di notte. In particolare gli studiosi puntano il dito contro le luci stradali, i cartelloni pubblicitari e gli impianti sportivi. Nelle piccole, medie e ancor di più nelle grandi città potrebbero restare visibili solo i pianeti.

In realtà, l’allarme era stato già lanciato nel 2016 quando molti astronomi da tutto il mondo avvertirono che la Via Lattea non era più visibile a un terzo dell’umanità. In sette anni, però, la situazione è drasticamente peggiorata. Martin Rees, tra i più importanti astronomi del Regno Unito, ha sottolineato in un’intervista al Guardian come il cielo notturno, con le sue luci naturali, faccia parte del nostro ambiente e se la prossima generazione non riuscisse mai a vederlo sarebbe una grandissima perdita per gli esseri viventi. Per gli studiosi, se non si apporteranno modifiche per evitare l’inquinamento luminoso, tra vent’anni la maggior parte delle costellazioni della nostra Via Lattea potrebbe non essere più visibile, a meno che non si vada a osservarla sulla cima di una montagna.

Come contrastare l’inquinamento luminoso

Gli astronomi, tra i quali lo stesso Rees, hanno redatto un report con una serie di misure per combattere l’inquinamento luminoso. Nel documento sono indicati nuovi e più rigorosi standard che riguardano la densità e la direzione dell’illuminazione. Inoltre, ogni città dovrebbe introdurre un pacchetto di norme urbanistiche per controllare la luce invadente. Una ricerca del fisico Christopher Kyba, Centro tedesco per le Geoscienze, ha svelato che l’inquinamento luminoso aumenta del 10% ogni anno. La mancanza della luce naturale delle stelle è inoltre un grave problema per l’intero ecosistema terrestre. L’alternarsi del giorno e della notte è un aspetto essenziale per la flora e la fauna. Gli animali, per esempio, usano l’illuminazione diurna e notturna per sapere quando uscire dalle tane e dai nascondigli per cacciare, nutrirsi, migrare e accoppiarsi. A causa dell’inquinamento luminoso moltissime specie di piante, insetti, pesci e mammiferi sono a rischio estinzione. Per risolvere il problema la soluzione è semplice e può partire già dalle nostre abitazioni private: basta spegnere le luci.

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