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BUONO A SAPERSI 06 GIUGNO 2018

Allarme zecche: ecco le malattie che trasmettono

Le zecche non solo sanno essere un grande fastidio per i nostri amici a quattro zampe, ma possono essere anche veicolo di disparate patologie infettive per l’uomo. Tra le più frequenti, figurano la la tularemia, la febbre Q, la borreliosi di Lyme, la babesiosi e l’encefalite virale. Le zecche, però, sono portatrici anche delle più comuni e banali febbri, specialmente all’inizio della bella stagione, periodo in cui escono dal letargo invernale e si avviano alla ricerca di un ospite da mordere. Le zecche hanno un ciclo biologico suddivisibile in quattro stadi, ossia quello di uovo, quello di larva, quello di ninfa e quello di adulto, ciascuno dei quali, per passare a quello successivo, necessita di un pasto di sangue. I luoghi in cui è più probabile essere morsi da questi parassiti sono quelli con clima fresco e umido, ricchi di vegetazione arbustiva ed erbosa, ma non di rado si possono trovare anche in zone non dotate di molta vegetazione e dal clima asciutto e caldo. Quando attaccano, inoltre, non saltano sugli organismi da parassitare, ma aspettano il loro passaggio appostandosi sulle piante. Le zecche, di norma, dopo un periodo che va dai due ai sette giorni si lasciano cadere naturalmente dal proprio ospite e, fortunatamente, le malattie che possono portare sono facilmente diagnosticabili e possono guarire per merito di una terapia antibiotica. Tuttavia non vanno sottovalutate, poiché i soggetti più a rischio, come bambini ed anziani, potrebbero avere delle complicazioni, anche gravi.

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