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CURIOSITÀ 23 APRILE 2021

All’asta un vecchio quadro, non sanno che può valere milioni

Tre fratelli decidono di mettere all’asta un vecchio quadro di famiglia, ma non sanno che potrebbe essere un Caravaggio che vale più di 3 milioni. A svelarglielo è stato un critico d’arte che voleva comprarlo per 550.000 euro.

Il Caravaggio dimenticato: la scoperta

A scoprire che si sarebbe potuto trattare di un Caravaggio, e non di un semplice dipinto di un antico pittore spagnolo, è stato Massimo Pulini, 63enne esperto d’arte e professore all’Accademia di Belle Arti a Bologna. Erano le nove di sera, quando Pulini ricevette per mail una foto del quadro L’Incoronazione di Spine. Gli ci sono voluti ben 6 minuti, ha raccontato Pulini al Guardian, per riconoscere la mano sapiente dietro a tanta bellezza. “Maledizione! È un Caravaggio! Dove cavolo lo hai trovato?”, è stata la pronta risposta del professore, che ha subito suscitato scalpore nel mondo dell’Arte. “Quando ho visto il quadro, non potevo credere ai miei occhi. L’impatto è stato così forte che ho capito subito che si trattava di un Caravaggio. È stato come incontrare qualcuno per la strada che non hai visto per tanto tempo. È stato una specie di istinto”. L’autore del messaggio era Giancarlo Ciaroni, proprietario della Galleria Altomani a Milano, che appena letta la risposta di Pulini decide di partecipare all’asta e comprare il quadro che era stato attribuito all’artista del 17esimo secolo José de Ribera per un valore di 1500 euro.

Il vecchio quadro che potrebbe valere milioni: da dove viene

Secondo gli esperti si tratterebbe invece dell’Ecce Homo di Caravaggio, e la notizia, confermata anche da Vittorio Sgarbi, si diffonde veloce nel mondo dell’arte. Giancarlo Ciaroni nel frattempo si reca all’asta per parlare con i venditori. Si tratta di tre fratelli che avevano ereditato il quadro dal padre. Ciaroni gli offrì 500.000 euro per il quadro, senza rivelare loro che fosse un Caravaggio. Ma i tre risposero che avevano già ricevuto due offerte da 3 milioni ciascuna, anche se non sapevano perché. Fu allora che Ciaroni decise di spiegare loro che sospettava che il quadro fosse un Caravaggio, per via della luce, dell’inclinazione del volto di Cristo e della faccia del soldato che ricorda quello del Bacchino malato. “Sono rimasti senza parole. Il padre aveva acquistato il quadro nel 1970, senza sospettare che potesse essere del famoso artista”. Questo potrebbe essere legato al fatto che Caravaggio, in fuga per omicidio, sia stato soggetto alla pratica della “condanna della memoria”, per cui venivano tolti i nomi dalle opere degli artisti incriminati. Il quadro è stato subito rimosso dall’asta e il ministro della Cultura spagnolo ha imposto un blocco sull’esportazione del quadro, su consiglio del Museo del Prado, che lo sta ora analizzando per determinare se si tratti davvero di un Caravaggio. Gli esperti del museo hanno già rilasciato un report preliminare dove affermano che ci sono delle ragioni ben documentate che portano a pensare che si tratti davvero dell’opera del famoso artista.

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