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CURIOSITÀ 07 MARZO 2023

Allucinazioni di massa: la storia assurda di un'isola siciliana

C’è un’isola siciliana che ha storia da raccontare, come tanti territori del nostro Paese del resto. Non è famosa per ritrovamenti archeologici o per qualche battaglia, bensì si tratta di una storia assurda, fatta di allucinazioni di massa.

Alicudi è l’isola delle Eolie con un passato davvero misterioso risalente a più di un secolo fa. Si tratta di un’isola brulla, poco abitata ancora ai giorni nostri. Nella prima metà del XIX secolo lo scrittore francese Alexandre Dumas descriveva con queste parole il luogo: “È difficile imbattersi in qualcosa di più triste, più tetro e desolato di quest’isola infelice che forma il lato occidentale dell’arcipelago delle Eolie. È un angolo della terra dimenticato al momento della creazione, è rimasto al tempo del caos”. Una descrizione poco lusinghiera, che fa a pugni con la bellezza dell’arcipelago delle Isole Eolie.

Quel che accadde ad Alicudi è tanto incredibile, quanto comprovato dalla storia, non solo locale. Una storia di allucinazioni di massa che lascia straniti, dove il protagonista è il cibo e, in particolare, il pane nero di segale cornuta.

La segale cornuta: storia di allucinazioni

Storia e leggende si intrecciano da sempre e con regolarità. Facile pensare che, a inizio Novecento, il confine tra realtà e magia fosse più labile di quanto non sia oggi. A maggior ragione se parliamo di un luogo nel Mediterraneo, isolato dal resto del mondo.

Il pane nero di segale cornuta è apparso ad Alicudi tra il 1903 e il 1905. Da quel momento le persone sono rimaste vittime di allucinazioni collettive. I locali, parlando tra loro, condividevano queste strane esperienze fatte di fantasmi, streghe e trasformazioni in animali.

Ciò accadeva perché la segale cornuta è infestata da un fungo parassita, chiamato “ergot”, il quale contiene un alcaloide dal forte potere psichedelico: l’acido lisergico, che altro non è che l’ingrediente base dell’LSD. Gli effetti della segale cornuta si conoscevano già tra gli Antichi Greci, che la ingerivano prima di compiere rituali. Gli effetti della segale cornuta sono del tutto simili a quelli provocati da un pesce presente proprio nel Mar Mediterraneo: il “sarpa salpa”.

All’epoca, tutte queste nozioni non erano conosciute. Gli abitanti di Alicudi hanno avuto a che fare con una percezione espansa della realtà, familiarizzando con allucinazioni e visioni, al punto da renderle reali. Il pane era alla base dell’alimentazione e nessuno immaginava quella fosse la causa delle allucinazioni. Ci volle quasi mezzo secolo per comprendere l’origine di quelle visioni collettive e eliminare la segale cornuta dalla dieta.

Colapesce e Dimartino: la citazione cinematografica

Il ricordo di quanto avvenuto ad Alicudi è per lo più opera di chi ancora vive sull’isola e, da generazioni, tramanda questa curiosa storia.

A raccontare il mistero dell’isola e della sua segale allucinogena ci hanno pensato Colapesce e Dimartino. Il popolare duo ha infatti realizzato un lungometraggio intitolato “La Primavera della mia vita”, diretto da Zavvo Nicolosi. Si tratta della trasposizione cinematografica del brano “Splash”, brano di successo presentato nell’edizione 2023 del Festival di Sanremo.

Nel film, Colapesce e Dimartino attraversano la Sicilia in otto giorni a bordo di un’automobile soprannominata “Lazzaro”, per raccontare in un libro le leggende più bizzarre e sorprendenti della regione siciliana. Tra queste leggende figura anche quella di Alicudi.

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