Questa è la commovente storia del salvataggio di Aloe, una cagnolina randagia finita per sbaglio in una pozza di catrame.
Intrappolata dalla testa alle zampe, incapace di rialzarsi e di liberarsi; a nulla valgono i guaiti di Aloe, una randagia sino a pochi istanti fa libera per le strade di Libertad, Merlo, Buenos Aires; nessuno pare sentirla, o perlomeno nessun umano. Fortunatamente, infatti, alcuni cani si accorgono del suo lamento e cominciano ad abbaiare cercando di attirare l’attenzione dei passanti.
Il frastuono incuriosisce dei bambini che, una volta sul posto, si trovano di fronte ad uno spettacolo raccapricciante: il catrame si è ormai solidificato, costringendo Aloe in una dolorosa prigione. I giovani soccorritori però non si perdono d’animo e corrono ad allertare genitori e forze dell’ordine.
Un salvataggio complicato, che richiede anche l’intervento dei vigili del fuoco e dei volontari dell’organizzazione per la protezione degli animali “Proyecto4Patas”.
Per liberare Aloe da quell’inferno sono necessarie più di 9 ore di duro lavoro, fra litri e litri di olio e di sapone. Il 100 per cento del corpo della quattro zampe è pietrificato nel catrame, eppure il desiderio di salvarla è tale da credere di poter rendere possibile l’impossibile.
Dopo la pulizia iniziale sul luogo del ritrovamento, Aloe viene portata in una clinica veterinaria per ulteriori cure, dove è ufficialmente dichiarata fuori pericolo.
Una vicenda decisamente a lieto fine: questa è Aloe il “giorno della sua seconda nascita”, come definito dai volontari che l’hanno salvata. Eccola pulita, ancora provata dalla vicenda, ma visibilmente felice per tutto quell’incredibile amore ricevuto.