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SALUTE 20 NOVEMBRE 2020

Anacardi: benefici e controindicazioni di un superfood

In Italia sono generalmente meno consumati di pistacchi e nocciole, ma gli anacardi ultimamente sono passati alla ribalta delle cronache anche nel nostro paese grazie alle molteplici proprietà benefiche di cui sono ricchi.

L’Anacardium occidentale è originario delle regioni tropicali ed è diffuso in Brasile, in India e nell’Africa Subsahariana. I suoi frutti, gli anacardi, contengono diverse sostanze benefiche, tra cui i famigerati “grassi buoni“.

Possiedono infatti grandi quantità di acido oleico, (lo stesso presente nell’olio di oliva) utile alla salute del cuore e dell’apparato cardiovascolare. Sono inoltre ricchi di sali minerali, tra cui magnesio, potassio, fosforo, zinco, rame, ferro e selenio, inoltre, una porzione da 100 g di questa frutta secca contiene ben il 7% del fabbisogno giornaliero di vitamina B6.

Ma non finisce qui. Questi preziosi frutti della terra agiscono beneficamente anche a livello cerebrale, grazie al triptofano, importante precursore della serotonina, che li rende secondo alcuni studi dei veri e propri antidepressivi naturali.

Oltre a favorire l’assorbimento degli zuccheri nel sangue, e quindi ad aiutare ad esempio chi soffre di diabete di tipo 2, poi, sono anche ricchi di sostanze antiossidanti come la zeaxantina, che protegge dal rischio di degenerazione oculare soprattutto nei soggetti più fragili e anziani.

Dal punto di vista dietetico hanno 550 calorie per 100 grammi, non poche quindi, e andrebbero consumati con moderazione. In ogni caso, come sempre, prima di apportare variazioni alla propria alimentazione vi consigliamo di consultare il vostro medico o nutrizionista di fiducia.

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