L’autenticazione a due fattori garantisce sicurezza assoluta? non proprio: ecco 6 modi in cui gli aggressori informatici possono superarla.
1.
Per un hacker esperto è sempre un gioco da ragazzi mettere in atto il phishing, tipo di truffa web attraverso la quale si cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, fingendosi enti affidabili.
2.
Controllo e gestione nella maggior parte delle reti telefoniche mondiali sono svolti attraverso un set protocolli definito SS7. Ebbene, il protocollo presenta alcune vulnerabilità, usate abitualmente per l’intercettazione delle comunicazioni e dagli aggressori per intercettare codici e dati sensibili inviati tramite i cellulari.
3.
Anche noi possiamo inconsapevolmente mettere a repentaglio la nostra sicurezza digitale, ad esempio installando su PC, tablet e smartphone codici o programmi pericolosi.
4.
La truffa “SIM swap” (ovvero scambio della SIM) è un particolare furto di identità di una persona finalizzato a realizzare, con le credenziali di quest’ultima, operazioni bancarie; una frode differente dalle altre, che si manifesta come apparente problema della linea del telefono, causato dalla duplicazione, all’insaputa della vittima, del suo numero di cellulare.
5.
Gli aggressori tendono a metterci sotto stress con più richieste di autenticazione, spingendoci a cliccare per sfinimento nel tentativo di rimuovere la notifica dallo schermo. Niente di più pericoloso!
6.
Attenzione alla scelta delle varie password: le menti criminali informatiche sanno come reperire, tramite Google, qualsiasi informazione che ci riguardi, dal nome del nostro insegnante di scuola elementare alla via in cui siamo cresciuti.