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CURIOSITÀ 31 MARZO 2023

Anche le piante "urlano", e ora ne abbiamo la prova

Se scappate dalla città e andate in mezzo alla natura per evitare il frastuono e le urla, dovete sapere che è proprio in mezzo ai boschi che potreste essere più circondati da grida. Quelle degli alberi che, a modo loro, riescono a comunicare sonoramente anche a lunghe distanze. E in genere lo fanno quando sono sofferenti o provano stress.

Sembra la trama di un libro o di un film, eppure gli scienziati hanno scoperto che anche le piante urlano quando provano dolore. Certo, il concetto stesso di dolore è probabilmente molto diverso da quello che provano gli animali. E, come è facile immaginare, anche le urla di alberi, erbe e fiori non sono equiparabili alle nostre.

Ma quindi cosa significa affermare che anche le piante urlano quando stanno male?

Le piante comunicano emettendo suoni

In un recente studio pubblicato su Cell, i ricercatori hanno spiegato che le piante emettono rumori simili a schiocchi e scoppi, a frequenze che però non sono udibili dall’orecchio umano.

Tali suoni verrebbero emessi solo in situazioni di stress e pericolo, per comunicare minacce o lanciare avvertimenti ad altre piante e probabilmente anche ad alcuni animali.

Anche in un campo apparentemente silenzioso, quindi, le piante “urlano” e diffondono informazioni nell’ambiente circostante, allertando i propri simili e addirittura attirando predatori di parassiti, roditori e insetti che potrebbero danneggiarle.

Perché le piante fanno rumore e quando

Le piante, in situazioni di pericolo e dolore, non sarebbero dunque così inerti come le abbiamo sempre pensate. Sono infatti in grado di muoversi, di cambiare colore, forma e aroma in base alla situazione.

E a quanto sembra anche di emettere suoni specifici, come ha dimostrato lo studio, condotto su piante di pomodoro e di tabacco sottoposte a diversi test.

In base alle loro condizioni – in salute, disidratate o recise, in natura o in serra – le piante emettevano rumori diversi e che potevano essere uditi, attraverso le attrezzature, anche a distanza di un metro. Non sollecitate, erano particolarmente silenziose. Mentre private dell’acqua o “amputate” comunicavano il loro stato.

Ma cosa implica tutto questo per noi? Strumenti di riconoscimento del rumore delle piante potrebbero essere utili per diversi settori industriali e per le coltivazioni di piante domestiche.

Dalle serre, agli allevamenti, passando per la produzione di cibo destinato al consumo umano: far crescere i vegetali potrebbe diventare più semplice.

Magari scoprendo che sono in grado di comunicarci che non richiedono di essere innaffiate, o che sono piante che non tollerano l’acqua del rubinetto, o che hanno malattie come la cocciniglia, che rovina quelle d’appartamento.

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