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SALUTE 19 NOVEMBRE 2020

Argento proteinato contro il naso chiuso

Oltre ai classici rimedi a base di soluzione salina, per contrastare i sintomi di raffreddore e congestione nasale nei bambini più piccoli è sempre più diffuso l’utilizzo dell’argento “proteinato”, un farmaco da banco in forma liquida, a base di ioni del nobile metallo.

L’argento “proteinato”, detto anche “vitellinato”, era conosciuto fin dai tempi antichi per la sua efficacia antisettica oltre che per la disinfezione delle ferite e l’attenuazione dei disturbi alle orecchie, anche per il trattamento di malattie da raffreddamento.
Si trova in gocce con una concentrazione variabile tra lo 0,5 e il 2%, indicata dai pediatri in base all’età del bambino e il prodotto, una volta aperto, deve essere utilizzato entro due settimane: gli ioni d’argento sono efficaci contro i batteri perché li neutralizzano bloccandone il metabolismo e ne inibiscono la proliferazione nell’organismo.

Il liquido ha un colore giallo-rossastro che può macchiare la pelle e i vestiti ed è opportuno tamponare subito le fuoriuscite con un fazzolettino pulito.
Di norma non ci sono particolari controindicazioni nell’utilizzo dell’argento “proteinato”, ma non bisogna applicarlo in concomitanza con prodotti a base di papaina, cioè l’enzima estratto dalla papaya; rispettare le dosi e i tempi indicati di solito evita la comparsa di arrossamenti della pelle entrata in contatto con il preparato e sono stati documentati rari casi di ipersensibilità individuale verso il principio attivo di questo farmaco.
L’efficacia dell’argento proteinato nella decongestione delle mucose nasali è oggetto di controversie e gli studi effettuati in merito hanno dato esiti discordanti: è sempre opportuno confrontarsi con il pediatra di famiglia sull’opportunità di usare questo prodotto per i propri bambini.

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