VIDEO
Cerca video
CURIOSITÀ 11 MARZO 2022

Armi chimiche: quali sono e come funzionano

La devastazione e i bombardamenti nel territorio ucraino potrebbero peggiorare e la paura per il coinvolgimento di armi chimiche nel conflitto è nell’aria. I negoziati tra il presidente russo e i leader d’Occidente non sono andati a buon fine e le accuse di fabbricazione di armi chimiche da entrambe le parti getta una nube oscura sul futuro dell’Ucraina.

Armi chimiche, il possibile utilizzo nella guerra in Ucraina

Le sanzioni inflitte dal mondo occidentale pesano sull’economia russa. Secondo la Casa Bianca, Putin in difficoltà a causa della durata del conflitto, starebbe pensando all’uso delle armi chimiche. Di conseguenza Mosca accusa gli Usa di collaborare con l’Ucraina nella fabbricazione di armi chimiche contro l’esercito russo.

Proprio come lo scoppio dell’invasione, Mosca a seguito di presunte provocazioni potrebbe portare in campo le armi chimiche nel territorio Ucraino, per risolvere a proprio vantaggio il conflitto. L’uso delle armi chimiche, però, è bandito ai sensi della Convenzione sulle armi chimiche del 1997 a cui hanno aderito 193 Paesi, Russia compresa. La Convenzione, punta a bandire lo sviluppo, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento nei vari paesi. Gli Stati firmatari, inoltre, hanno il dovere di dichiarare la quantità dell’arsenale chimico e la sua successiva distruzione. Ma quali sono e come funzionano le armi chimiche?

Le armi chimiche sono principalmente tre:

  • gli agenti nervini, che agiscono per inalazione o contatto, causano danni al sistema nervoso, problemi visivi, paralisi, nausea, convulsioni e morte;
  • gli agenti asfissianti, che colpiscono le vie respiratorie, provocando una sorta di annegamento poiché gli alveoli polmonari, a contatto con questo agente chimico secerne un liquido che impedisce la respirazione;
  • Gli agenti blister, che agiscono per contatto o per inalazione, provocano delle irritazioni cutanee simili a ustioni, che hanno conseguenze permanenti al sistema respiratorio e spesso causano cecità.

La Russia nel 1997 ha dichiarato di possedere 39.967 tonnellate di armi chimiche, mentre nel 2017 ha riferito di aver completato la distruzione del suo intero arsenale chimico. Corrono voci, però, sul possibile utilizzo di armi chimiche russe in Siria, durante il conflitto del 2013 e più recentemente in merito all’attentato all’attivista russo, Alexei Navalny. Ciò porta a pensare che lo spettro delle armi chimiche possa ricadere anche sul recente conflitto ucraino, visto che Mosca avrebbe più volte infranto il divieto di utilizzo di questo tipo di armi.

Chiudi
Caricamento contenuti...