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BUONO A SAPERSI 17 MARZO 2022

Armi nucleari in Italia, quante e dove sono

Con il perdurare della guerra tra Russia e Ucraina in molti temono per un attacco nucleare, una minaccia che il Cremlino ha più volte intimato per cercare di vincere e terrorizzare l’Ucraina e il mondo intero, tutto a dispetto dei trattati internazionali siglati dalle cosiddette super potenze mondiali. Secondo le stime effettuate a inizio 2022, nel mondo ci sono circa 12.700 testate: di queste il 90% sono di proprietà sia russe che statunitensi ovvero circa 4000 ordigni in totale negli arsenali dei due Paesi. Inoltre, seguendo i dati sono forniti dall’organizzazione no profit Federation of American Scientists, dal computo generale 9.400 sono incluse nelle scorte militari per essere utilizzate da missili, aerei, navi e sottomarini, 2.000 sono pronte per l’uso con breve preavviso, altre sono in attesa di essere smantellate.

Quante e dove sono le basi nucleari in Italia

Anche nel nostro territorio sono presenti delle armi nucleari e più precisamente ci sono due basi militari dove, secondo i report di GreenPeace, sono custoditi 40 ordigni, 20 nella base di Aviano a Pordenone e 20 a Ghedi nell’area di Brescia. In quest’ultima area dovrebbero operare gli F-35 ma soprattutto dovrebbero essere gestite anche le bombe B61-3 e B61-4 che tra il 2022 e il 2024 dovrebbero essere sostituite con le più sofisticate B-61-12. Sempre in questa sede, inoltre, è previsto un lavoro di ristrutturazione in carico all’azienda barese Matarrese, previa regolare gara di assegnazione, per la realizzazione di un hangar di manutenzione che permetta di mantenerle al sicuro, conservarle, ammodernarle, trasportarle, dismetterle; ed anche la creazione di un polo tecnologico e un’area di simulazione. In Italia, sempre quest’anno è anche stato aggiornato il piano di sicurezza nucleare, un iter iniziato mesi prima dello scoppio della guerra in Ucraina, ma è probabile che abbia subito un’accelerazione in relazione all’escalation del conflitto e prevede misure per disciplinare le attività quotidiane nel caso di una effettiva emergenza conseguente ad un incidente nucleare. È bene notare che l’Italia non non possiede né produce armi nucleari ma ospita quelle statunitensi nella cornice del nuclear sharing, un programma di condivisione nucleare della NATO tra i Paesi firmatari del Patto Atlantico.

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