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CURIOSITÀ 19 MARZO 2021

Assembramenti, via le panchine dalle piazze: gli anziani portano le sedie

Il sindaco toglie le panchine dal centro della città per evitare assembramenti in tempo di Covid, ma gli anziani non ci stanno e decidono di mettere in atto una ribellione silenziosa.

Niente più panchine a la Spezia: il motivo

Il Comune della Spezia ha fatto rimuovere le panchine dal centro storico. Un gesto che ha suscitato una forte reazione negli anziani del paese. Il motivo di questa decisione, presa dal sindaco Pierluigi Peracchini per un motivo molto serio: evitare gli assembramenti in piazza. Una scelta sensata, considerando il periodo di lockdown che una metà del paese sta vivendo a causa dell’incremento dei contagi, unito al momentaneo blocco dei vaccini AstraZeneca. “La rimozione delle panchine non è uno scherzo dell’amministrazione, semmai l’inevitabile conseguenza di comportamenti sconcertanti e irresponsabili dello scorso weekend”, ha spiegato il sindaco sulle sue pagine social. “Nel centro si sono verificati assembramenti veramente pesanti, non solo di giovani. In qualche modo dobbiamo uscirne”, ha spiegato. Eppure, c’è qualcosa che è più forte del timore razionale dei contagi e del Covid. È l’irrazionale, ma alquanto reale, paura della solitudine.

Via le panchine dal centro: la rivolta degli anziani

Alcuni anziani spezzini, infatti, si sono ribellati a questa novità nell’assetto urbano della loro città. Quando le panchine sono state rimosse, loro hanno portato fuori le sedie e si sono seduti lo stesso nelle piazze, per continuare a chiacchierare tra di loro nella tiepida aria che sta diventando pian piano primaverile. “Levate le panchine? Portemo e careghe”, si legge in dialetto su una delle sedie messe in piazza del Bastione. Un gesto ribelle, nato anche dal bisogno di comunità, affetto e vicinanza che gli anziani sentono ancora di più in questo periodo di lockdown. La sorveglianza Passi d’Argento coordinata dall’Iss a ottobre 2020 aveva registrato che 1 anziano su 5 in Italia viveva già prima dell’arrivo del Covid-19 in una condizione di isolamento sociale. Secondo i dati di novembre 2020 riportati dal “numero di pubblica utilità” 1500, la linea gestita da Almaviva e istituita dal ministero della Salute per fornire risposte, ha registrato in media 120-130 telefonate al giorno e più del 40% è di anziani, che chiedono informazioni, aiuti per fare la spesa, ma anche rassicurazioni agli operatori telefonici, chiamando anche più volte al giorno. Un fenomeno che preoccupa, e che fa capire come anche dietro a un gesto semplice e ribelle come mettere in piazza delle sedie, ci possa essere un grido d’aiuto. Che va ascoltato, certo, tenendo a mente quanto sia importante rispettare le restrizioni anti contagio. “Le panchine saranno ricollocate nella loro posizione già lunedì 22. Nelle altre città italiane si stanno chiudendo piazze e predisponendo sensi unici dei centri storici, misure che ho personalmente scongiurato. Ma per evitarle davvero è necessario lo sforzo di tutti, giovani e meno giovani, di seguire le norme anticontagio evitando assembramenti” ha ribadito il sindaco della Spezia”.

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