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CONSIGLI 15 SETTEMBRE 2021

Bambù da siepe: un rischio per il vostro giardino?

Versatile e resistente, il bambù è spesso utilizzato per realizzare bordure e canneti che regalano zone ombreggiate nei giardini: non tutti sanno, però, che questo vegetale perenne e sempreverde è anche altamente infestante. Se non siete dei panda, ci sono buoni motivi per rinunciare senza rimpianti al fascino esotico del bambuseto.

Per prima cosa, è importante sapere che il bambù non è tutto uguale: in natura, infatti, ne esistono oltre un migliaio di specie diverse. Anche se non tutte si propagano tanto velocemente da poter sfuggire al nostro controllo, non è facile distinguerle in anticipo e anche la qualità del terreno e il clima influiscono non poco sul loro potere infestate. La crescita esponenziale di un bambuseto lo porta a sconfinare nei terreni dei vicini: alcune varietà, specie in presenza di ristagni d’acqua o irrigazione assidua, riescono a svilupparsi in altezza anche di 90 cm al giorno, mentre i rizomi che costituiscono l’apparato radicale formano un reticolo sotterraneo stabile e compatto, in grado di “colonizzare” le aree circostanti, superando e danneggiando qualsiasi tipo di recinzione.

Nel caso in cui si decida di estirpare la piantagione, inoltre, tagliare le canne permette solo di indebolirla e le radici più profonde possono continuare a gettare nuovi germogli per anni: i rizomi, infatti, sono costituiti da internodi all’interno dei quali sono custodite gemme dormienti che, risvegliandosi, possono dar vita sia ad una radice, quindi ad uno sviluppo orizzontale, che ad un culmo, ovvero una canna che cresce rigogliosamente in altezza.

Spesso è inevitabile ricorrere a diserbanti chimici per limitare il problema, e questo significa inquinare l’ambiente senza necessariamente riuscire ad estirpare completamente il bambuseto. Se non si provvede a limitare l’espansione del bambù con spesse barriere in cemento o metallo, infine, queste piante arrivano a soffocare il resto della vegetazione circostante, minacciando la biodiversità.

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