Si sa che d’estate i bambini hanno tantissimo tempo libero e non è sempre facile farglielo impiegare in maniera divertente e creativa: un’idea rilanciata negli ultimi anni in ottica green è quella di “pettinare” i capelli del granoturco, possibilmente direttamente nel campo dove viene coltivato.
Da un po’ di tempo a questa parte, impazzano sui social le fotografie di simpatiche e fantasiose acconciature realizzate sui ciuffi filamentosi di diversi colori che fuoriescono dalla sommità delle pannocchie di mais: trecce e treccine, raccolti elaborati e poi guarniti con i fiori, code di cavallo o space buns sono l’alternativa naturale e low cost all’amatissimo passatempo del pettinare le bambole, da sempre prediletto dalle bambine, ma di solito non disdegnato neanche dai maschietti.
L’ideale è giocare a fare i parrucchieri mentre le pannocchie sono ancora sul loro stelo, perché una volta staccate le loro barbe appassiranno molto velocemente, rendendo impossibile lavorarle con soddisfazione. Questa pratica è sempre stata diffusa nei paesi con estese coltivazioni di mais, diventando popolare soprattutto per i piccoli delle famiglie povere che non possono permettersi di comprare giocattoli, ma grazie al tam tam su Facebook è tornata di moda anche nelle nostre campagne: ci si può sbizzarrire in mille modi, arricchendo la “capigliatura” con altri materiali come bastoncini, foglie, bacche o ghirlande floreali e poi condividere le immagini per scoprire quelle più divertenti, fantasiose o elaborate.
È davvero un buon modo per scacciare la noia e riscoprire la natura, ma ricordiamoci di chiedere il permesso ai proprietari dei campi prima di far allestire ai nostri bambini il loro salone di bellezza open air!
