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BUONO A SAPERSI 13 MARZO 2022

Bayraktar, come funzionano i droni turchi usati nella guerra in Ucraina

In questa guerra tra Russia e Ucraina sembra che la Turchia stia cercando di ritagliarsi un ruolo da mediatore, ma dopo l’incontro tra il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov e il suo omologo ucraino Dmitry Kuleba, avvenuto giovedì 10 marzo ad Antalya, sembra che non sarà così. La Turchia è entrato però a far parte del conflitto in un altro modo, più cruento: quello dei droni.

Queste armi letali sono i droni turchi Bayraktar TB2 e sono stati lo strumento principale impiegato dalla resistenza di Kyiv per difendere il paese dall’invasione di Putin, tanto che all’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina si favoleggiava di un pilota chiamato the Ghost of Kiev che avrebbe dato del gran filo da torcere ai russi abbattendoli a ripetizione. Una favola non troppo lontana dalla realtà però, come la vicenda della nonnina ucraina che abbatte un drone con un barattolo di pomodori che si è poi verificato essere vera.

Come sono fatti i Bayraktar TB2

Questi aeromobili a pilotaggio remoto sono in questo momento uno dei massimi successi dell’export militare di Ankara e anche della famiglia del premier turco e fino ad ora sono stati impiegati in Libia, in Siria e nel Nagorno-Karabakh. Il drone lungo 6,5 metri e ha un’apertura alare di 12 metri, per di più è facilmente smontabile. Si può nascondere ovunque e far decollare quasi dappertutto. Può rimanere in aria fino a 24 ore sebbene viaggi a una velocità massima di 220 chilometri orari. La capacità di carico è di 150 kg su 4 piloni subalari e può comprendere: bombe a guida laser MAM-L, missili anticarro UMTAS e razzi Cirit da 70 mm, tutti prodotti dalla turca Rocketsan. A renderlo molto competitivo è anche il prezzo di circa 2 milioni di dollari contro i circa 10 milioni dei concorrenti.

Quanti sono i TB2 a disposizione degli ucraini?

All’inizio si parlava di 54 velivoli di cui ne erano stati consegnati con certezza 6, ma visto le ripetute dichiarazioni russe sull’abbattimento di droni e dell’alto numero di filmati ucraini in cui si vedono i velivoli colpire bersagli russi risulta evidente che l’impiego è massiccio.

I droni possono cambiare le sorti della guerra?

Secondo molti esperti è l’uso che viene fatto dei droni ad essere particolarmente intelligente e probabilmente coordinato sul gran numero di informazioni che le forze armate ucraine ricevono dai civili e probabilmente dai servizi occidentali. Fatto sta che quest’arma è diventata un vero emblema tanto che in rete circola una canzone che glorifica il mezzo e le sue capacità: “I loro argomenti (dei russi, ndr) sono armi di tutti i tipi, razzi potenti, carri armati. Noi abbiamo un solo commento da fare: Bayraktar” recita il testo

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