Le persone più sagge ripetono spesso che “non si finisce mai di imparare”. Ma la storia che stiamo per raccontarvi oggi va ben oltre il famoso detto.
Una vita intensa, una famiglia amorevole ed un’immensa sete di sapere: Benito Rimini – 93 anni portati con orgoglio – ha recentemente discusso la tesi per conseguire il suo terzo titolo accademico davanti alla Commissione dell’Università del Piemonte Orientale di Vercelli.
Per la triennale di Filosofia e Comunicazione portata a compimento, il biellese si è cimentato col suo pensatore preferito, il professore tedesco Martin Heidegger, principale esponente dell’esistenzialismo e figura centrale nel panorama culturale del XX secolo; e lo ha fatto presentando “Il tema dell’angoscia e del vivere per la morte in Heidegger, valsogli la valutazione massima di 110 e lode.
Benito, come detto, aveva già indossato il tocco altre due volte: la prima nel 1954 per la laurea in Scienze Economiche e Commerciali conseguita all’Università degli Studi di Perugia e la seconda nel 1990, per il titolo in Sociologia all’Università degli Studi di Urbino.
Per descrivere ai media il suo straordinario approccio nei confronti del sapere, ha raccontato quanto l’amore per la cultura lo riempia d’energia, dandogli la forza e la determinazione per mordere la vita come un adolescente.
Ma tutto questo, ha sottolineato Benito, non sarebbe stato possibile senza il sostegno della famiglia, che lo ha accompagnato anche questa volta a coronare l’ennesimo traguardo con ammirazione ed orgoglio infiniti.