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CURIOSITÀ 26 MAGGIO 2021

Buche a Roma, perché si aprono e cosa c’è sotto l’asfalto

Incubo per tutti i romani, le buche della capitale sono da sempre uno dei più grandi problemi della città. Al punto che ormai c’è una vasta antologia di siparetti e gag social sul tema. Cedimenti, voragini e chiusure improvvise a Roma sono all’ordine del giorno tanto da trasformare la viabilità cittadina in un percorso a zig zag e, spesso, pericoloso.

La maxi-voragine a Torpignattara

L‘ultimo clamoroso episodio è avvenuto a Torpignattara il 25 maggio quando la strada è implosa, facendo sprofondare due auto in una via del V municipio. In questo caso, una perdita d’acqua avrebbe causato la voragine che ha inghiottito due vetture parcheggiate, che si è aperta in via Zenodossio.

La storia delle buche

Chi pensa che sia un problema recente dovrebbe sapere che le buche capitoline hanno una storia lunga 100 anni. Già nei primi anni del Novecento, le strade della città eterna erano un percorso ad ostacoli persino per i cavalli. Ci sono ancora tracce delle rimostranze per i passaggi problematici delle carrozze in diversi punti delle città, proprio a causa delle condizioni della strada. Per esempio, è datata 14 ottobre 1908 la segnalazione della società romana per gli animali per “il problematico passaggio dei cavalli in piazza del Pantheon, a causa dell’asfalto viscido”. Ma cosa c’è sotto tutte queste buche?

Il mondo sotterraneo della Città eterna

Se una cattiva manutenzione del manto stradale oggi non aiuta le condizioni dell’asfalto, è pur vero che quel che resiste sotto la sua superficie spesso torna prepotentemente alla luce. Puntualmente, vengono interrotti gli scavi per i lavori cittadini e infrastrutturali che fanno riemergere reperti di inestimabile valore. Oltre alle sue bellezze visibili a tutti, c’è una Roma sotterranea ricca di cunicoli, acquedotti, dimore sotterranee, catacombe, bunker antiaerei.

L’esperto

“Il sottosuolo della capitale è un groviera”, spiega Michele Concas, speleologo urbano e fondatore dell’Associazione Roma Sotterranea “sotto ogni palazzo, ogni strada, dietro il muro di ogni cantina si può dire ci sia una cavità artificiale” basti pensare che lo strato bucherellato, che indica la distanza tra l’attuale piano e l’originaria superficie risalente al primo insediamento romano, a volte è spesso anche 20 metri. “Dai primi insediamenti urbani a oggi sono passati più di 2.700 anni, in cui la città si è accresciuta senza posa”, ha spiegato Concas È così che questa intricata rete nascosta di palazzi, quartieri, antiche strade, sviluppatisi gli uni sugli altri fino a creare un mondo sotterraneo unico, ancora oggi continua a far sentire la sua presenza.

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