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CURIOSITÀ 08 OTTOBRE 2022

Butti il sale nella pasta così? Stai assolutamente sbagliando tutto

Buttare il sale nell’acqua per la pasta, soprattutto per noi italiani, è un gesto di vera e propria quotidianità. Di conseguenza, tendiamo ovviamente a farlo in maniera automatica o quasi.

La pasta è infatti uno dei piatti alla base della dieta mediterranea, ormai apprezzata in tutto il mondo sia dal punto di vista medico che culinario. Molto spesso però, a determinare il nostro modo di agire in cucina sono dei falsi miti e credenze popolari senza alcun fondamento scientifico.

Perché si butta il sale quando si cuoce la pasta

Uno dei più diffusi è relativo proprio alla cottura della pasta e all’utilizzo del sale. Questo ingrediente viene impiegato sia per insaporirla che per evitare si attacchi alla pentola durante la cottura.

È opinione comune sia conveniente aggiungerne un pizzico durante le ultime fasi della preparazione, sia per migliorare il sapore che per velocizzare il processo di cottura e quindi risparmiare sui consumi. Tuttavia, in realtà, è soltanto uno spreco.

Sale in pentola: quando è meglio buttarlo?

La sostanza resterà infatti sul fondo della pentola senza dare alcun beneficio, sia in termini di risparmio energetico che di gusto. Contrariamente a quel che credono in molti il sale non accelera il procedimento di cottura e non influisce sul processo di ebollizione.

Se invece viene buttato ad inizio cottura, può conferire alla pasta un gusto migliore ed evitare che si attacchi.

Cottura della pasta, i falsi miti da sfatare

Ci sono poi altre credenze popolari del tutto erronee, una delle più note è quel del “Filo d’olio” da aggiungere all’acqua di cottura, del tutto priva di fondamento, analogamente al falso mito relativo all’abitudine di sciacquare la pasta dopo averla scolata. Si tratta si una pratica utile soltanto a perdere proprietà nutritive e rendere il piatto meno saporito.

Un’altra credenza molto diffusa tra gli italiani è quella di non affidarsi mai del tutto ai tempi di cottura segnalati sulla confezione della pasta. In realtà, per quanto i gusti possano essere soggettivi ed ognuno di noi abbia ovviamente le sue preferenze, le tempistiche indicate sulla confezioni sono molto affidabili. Spesso l’errore è tutto del consumatore, che inizia a contare i minuti troppo presto, ovvero quando l’acqua ancora non bolle.

Sempre a proposito di pasta, ti sei mai chiesto se conviene riscaldarla al forno o sui fornelli?

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