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CURIOSITÀ 13 MARZO 2022

Cane guida ‘vince’ le paralimpiadi: una storia di amicizia e fedeltà

Un cane è salito sul gradino più alto del podio alle Paralimpiadi invernali di Pechino 2022. Riley, questo il nome dell’animale, è infatti il cane guida della sciatrice non vedente Carina Edlinger, che ha trionfato nella specialità sprint, assistita dal suo compagno di team, il fisioterapista Lorenz Lampl.

Riley, il cane guida vincitore della medaglia d’oro a Pechino 2022

È in realtà consuetudine vedere cani guida nella comunità paralimpica, dato che accompagnano regolarmente gli atleti non vedenti nelle loro attività, ma è molto più difficile vederli arrivare sul podio, oltre tutto sul gradino più alto.

Carina Edlinger ha una vista limitata all’1,5- 2% – una delle percentuali più basse tra le atlete in gara a Pechino – ha quindi bisogno del suo cane guida per affrontare le sfide della quotidianità

Per questo motivo , portarlo in Cina era di estrema importanza e per farlo ha dovuto chiedere un’approvazione speciale al Paese, che temeva concretamente di non riuscire ad ottenere. Le paure della sciatrice erano più che legittime, dato che alcuni paesi limitano l’accesso agli animali, come ad esempio il Giappone, che ha vietato i cani guida alle Paralimpiadi di Tokyo.

Il sostegno di Riley, anche dal punto di vista psicologico, si è rivelato decisivo per Carina, che nei giorni precedenti alla gara aveva avuto dei problemi di salute che rischiavano di compromettere la sua partecipazione. Queste le parole con cui la sciatrice medaglia d’oro ha descritto il rapporto con Riley, sottolineando come, qualora non le fosse stato concesso di portarlo con sé, avrebbe rinunciato a partecipare alle gare:

“Mi ha dato un aiuto gigantesco, non potrei quantificarlo. Mi ha aiutato non solo a trovare la mia strada, ma anche tenermi in piedi emotivamente negli ultimi due giorni, che sono stati molto difficili a causa dei problemi di salute, che rischiavano di farmi perdere anche questa gara (la Edlinger avrebbe dovuto competere anche in altre due competizioni alle paralimpiadi di Pechino 2022, ndr). Per quanto mi riguarda, la cosa più importante per venire in Cina era portare il mio cane, se non mi avessero concesso il permesso per farlo entrare sarei tornata direttamente a casa”

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