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BUONO A SAPERSI 19 MARZO 2022

Cani e gatti bloccati a Kiev, il salvataggio dei volontari

Sono tante le segnalazioni che arrivano a Zoopatrulkyiv, un’associazione di volontari che viene contattata dalla popolazione ancora in Ucraina (o già fuggita lontano) per segnalare la presenza di cani e gatti bloccati a Kiev nelle loro case, perché i loro proprietari non possono più farvi ritorno. Sono gli animali domestici di rifugiati, ma anche di uomini e donne che purtroppo non ce l’hanno fatta e che sono morti sotto i bombardamenti scellerati della Russia di Putin.

Uno degli insegnamenti più importanti di questa guerra, però, fra atrocità e distruzione, è che nessuno deve essere lasciato indietro. Lo dimostra l’Italia che accoglie cani e gatti provenienti dall’Ucraina, e tutte le persone che fuggono dalle zone di rischio senza abbandonare coloro che fanno parte della famiglia a tutti gli effetti. Sono tante, infatti, le immagini di uomini, donne e bambini che superano il confine con in braccio i propri amici a quattro zampe.

Il coraggio di un’associazione animalista

C’è, però, chi – suo malgrado – non è riuscito a salvare i propri pet e allora ci pensano questi volontari dal cuore d’oro e dal coraggio fuori dal comune. Insieme a uomini armati pronti a intervenire in caso di attacco, “fanno irruzione” nelle abitazioni abbandonate per salvare i cani e i gatti bloccati a Kiev. Un’iniziativa non priva di pericoli, ma che ha un obiettivo nobile: non pensare che ci siano vite di serie A e di serie B, e far ricongiungere persone e animali legati da un rapporto unico e indissolubile.

Quando ci si trova di fronte alle porte blindate, vengono praticati dei fori nei muri. Cani e gatti lasciati soli da oltre dieci giorni vedono arrivare una speranza. Ricevono cure, cibo e acqua, vengono tratti in salvo e un post viene pubblicato per loro sul profilo Instagram dell’associazione nella speranza che i proprietari riconoscano i loro pet.

L’associazione, poi, ha specificato che non vuole donazioni in denaro, ma avrebbe bisogno di sostegno pratico, di persone che siano disposte a salvare i cani e i gatti ancora bloccati a Kiev, anche loro vittime della guerra in Ucraina.

L’obiettivo è salvare quanti più animali sia possibile e non lasciare nessuno indietro, nella speranza che – nel frattempo – la follia che ha scatenato questo conflitto lasci il posto ai negoziati, al buonsenso e all’umanità che dovrebbe contraddistinguere ognuno di noi.

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