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CONSIGLI 19 GIUGNO 2019

Caraffe filtranti e filtri rubinetto: quando convengono?

La svolta green è doverosa in quanto presto ci ritroveremo a fare il bagno nella plastica invece che nel mare, ma effettivamente questi sostitutivi di bottiglie di plastica sono davvero meglio della semplice acqua del lavandino? Partiamo dalle caraffe filtranti che non rendono l’acqua del lavandino potabile ma ne migliorano semplicemente il gusto. Sul sapore, infatti, agiscono vari fattori come, per esempio, la presenza nell’acqua di anidride carbonica, ferro, sodio, calcio e cloro. E le caraffe con gli appositi filtri trattengono alcune di queste sostanze rendendo il gusto migliore. Di contro però l’acqua filtrata perde minerali importanti per l’organismo, come calcio e magnesio e da recenti studi è venuto fuori che in quest’acqua sono presenti quantità di sodio e potassio e tracce di metalli pesanti come l’ammonio o l’argento rispetto a quella non filtrata. Da non dimenticare che le caraffe comportano un costo e che i filtri vanno cambiati spesso, circa una volta al mese; ogni filtro nuovo prima di essere posizionato va ampiamente risciacquato per evitare che rilasci metalli pesanti. Poco cambia per quanto riguarda i filtri al rubinetto che contengono carbone attivo il quale permette di trattenere il cloro, molti inquinanti chimici e solventi industriali, ma che non ha effetto sui batteri, nitrati e nitriti, comunque dannosi per l’uomo. Spesso quindi viene aggiunto al filtro un composto a base di argento che ha proprietà sì battericide ma non è l’ideale per il nostro organismo.

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