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TECNOLOGIA 09 GIUGNO 2022

Caricatore batterie universale: cosa cambia

È arrivato il via libera dall’Unione Europea: con il
caricabatterie universale ogni anno ci saranno 11mila tonnellate di rifiuti elettronici in meno, un passo avanti importante dalla parte dell’ecosostenibilità. A partire dall’
autunno del 2024 ogni dispositivo elettronico venduto nell’UE dovrà avere una
porta Usb di tipo C, in modo tale da poter essere ricaricato con un “caricatore universale”. In poche parole, smartphone e tablet potranno essere ricaricati utilizzando un unico caricatore. Il nobile obiettivo è quello di
limitare il numero dei caricatori in circolazione, producendo in questo modo
meno rifiuti elettronici e, non in ultimo, diminuendo la spesa a carico dei consumatori; e si tratta di un risparmio importante, dal momento che la stima si aggira attorno ai
250 milioni di euro annui. Ma non solo tablet e telefoni: l’accordo riguarda anche
cuffie e console di videogames. A quanto pare, non si unisce al coro unanime ed entusiasta
Apple: l’azienda con l’iconica mela produce da sempre caricabatterie diversi e vorrebbe continuare a farlo. Posizione non condivisa da
Alex Agius Saliba: l’europarlamentare, relatore della norma al Parlamento Europeo, ha affermato che l’impero fondato da Steve Jobs, se vorrà commercializzare i propri prodotti nel vecchio continente, dovrà adeguarsi alle nuove regole, prevedendo la porta Usb di tipo C. In realtà, polemiche a parte, già da tempo Apple produce dispositivi così; in fondo, una società che adotta come proprio logo una mela non può che tifare per l’
ecosostenibilità.

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