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CURIOSITÀ 28 FEBBRAIO 2023

Che fine ha fatto Rocco Casalino: che fa oggi l'uomo ombra di Conte

Quella di Rocco Casalino è una delle figure più discusse del Movimento 5 Stelle e della politica italiana. Ma il suo volto è noto al grande pubblico anche e soprattutto per la partecipazione alla prima edizione del Grande Fratello, condotta da Daria Bignardi nel 2000.

Assieme a Pietro Tarricone e Marina La Rosa, Casalino è uno dei personaggi simbolo del reality. Si classifica al quarto posto, uscendo nella penultima puntata. Dopo diverse esperienze in ambito televisivo e giornalistico inizia la sua avventura politica.

Rocco Casalino: la carriera politica

Militante grillino dal 2011, Casalino si occupa principalmente di comunicazione, andando a coprire nel corso degli anni incarichi e responsabilità sempre più importanti. Nel 2013 è il vice di Claudio Messora, responsabile della comunicazione del M5S al Senato, sostituendolo nell’incarico nel 2014. Nel corso degli anni diventa una figura centrale nel Movimento 5 Stelle, diventando portavoce e coordinatore nazionale della comunicazione.

Dal 2018 al 2021 ricopre l’incarico di portavoce e capo dell’ufficio stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. In questo periodo si guadagna la fama di “uomo ombra” del premier”. Nel luglio 2022 il capogruppo M5S alla Camera, Davide Crippa, decide di non rinnovare il contratto come capo della comunicazione di Rocco Casalino, che continua a gestire soltanto la comunicazione al Senato.

Per le elezioni del 25 settembre 2022, dopo aver a lungo ponderato – rinunciando dopo “giorni di riflessione” – una possibile candidatura, torna a vestire un ruolo di primo piano, gestendo la comunicazione della campagna elettorale.

Rocco Casalino: perché ha rinunciato alla candidatura nel 2022

Dopo le elezioni, l’ormai ex “uomo ombra” di Conte spiegherà di aver rinunciato alla candidatura in quanto consapevole di scontare ancora, almeno agli occhi degli elettori, la partecipazione al Grande Fratello del 2000, dettaglio che avrebbe sicuramente danneggiato il M5S.

“Ammetto di essere stato combattuto – ha spiegato – non ci ho dormito per 4 notti: da una parte c’è la mia militanza decennale nel Movimento, dall’altra la consapevolezza di quanto il mio nome continui ad essere ancora, dopo tanti anni, così divisivo”.

Nel 2021 pubblica il loro autobiografico “Il Portavoce”, in cui si racconta sia a livello umano che professionale.

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