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BUONO A SAPERSI 30 MAGGIO 2022

Chi era Alex De Benedictis, il tour manager dei Pooh

Il 29 maggio 2022 è morto Alex De Benedictis, manager del gruppo storico Pooh. Se n’è andato a soli 49 anni a causa di un tumore, ne hanno dato notizia la moglie e i membri della band. Lascia un figlio di quattro anni.

Chi era Alex De Benedctis

Classe 1972, Alex De Benedictis era originario di Napoli, ma viveva a Lanzarote, nelle Canarie, in Spagna. Laureato in Nutrizione umana all’Università di Medicina e Chirurgia del capoluogo campano, ha poi cambiato completamente strada, scegliendo il mondo dello spettacolo.

Nel ruolo di Event Manager, si occupava dell’organizzazione di eventi pubblici, privati, concerti, ma anche di convention e meeting aziendali. Eclettico e versatile, dal 1997 al 2000 ha recitato nella serie “Un posto al sole” su Rai 3, e ha anche intrapreso la carriera di cantante.

È stata proprio la musica a fargli conoscere Red Canzian dei Pooh, amico fraterno che ha officiato anche le nozze di De Benedictis e la moglie. Dal 2013 è stato il personal manager del cantante, occupandosi della direzione artistica, della regia, del booking e dell’ufficio stampa.

Nel 2016 è stato invece il band assistant dei Pooh al completo, gestendo il loro tour d’addio “Pooh 50 – Reunion”. Successivamente si è specializzato in convention aziendali.

Una malattia che lo ha stroncato troppo giovane

Nell’ultimo periodo, lo stesso Red Canzian aveva raccontato il decorso della malattia che De Benedictis non è riuscito a sconfiggere. Ed è stato lui a dare la notizia della sua scomparsa: “Oggi Alex ci ha lasciato a causa di un tumore devastante che in quattro mesi ha fatto il suo maledetto lavoro”: ha fatto sapere, dopo essere stato avvisato dalla moglie del manager, Polly.

“Mi mandò una richiesta d’aiuto dicendomi che Alex era a letto da due settimane e che non riusciva ad alzarsi a causa di una serie di metastasi che avevano intaccato il suo corpo, comprese anche alcune vertebre”: ha aggiunto.

“Siamo riusciti a far accogliere Alex al San Raffaele di Milano… è stato trasportato in Italia e operato, e aveva cominciato le radioterapie”. Due settimane fa gli aveva fatto visita: “Sembrava che qualcosa stesse succedendo… sembrava che stesse reagendo bene, che avesse voglia di lottare… aveva ripreso a mandarci i messaggini con i suoi cuoricini blu… poi qualche giorno fa un’altra crisi, un’altra emorragia”. Un epilogo veloce e che non gli ha lasciato scampo, purtroppo.

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