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BUONO A SAPERSI 28 MARZO 2022

Chi sono i siloviki russi?

La guerra tra Ucraina e Russia, e le conseguenti sanzioni applicate a quest’ultima, hanno acceso i riflettori sugli uomini più potenti del Cremlino: oltre a Vladimir Putin, si sente parlare di oligarchi, ma anche di siloviki: chi sono?

I siloviki sono rappresentanti di agenzie statali: si tratta di uomini potenti, di fiducia del Governo e che spesso agiscono nell’ombra. La loro comparsa si attribuisce al periodo conseguente alla Seconda Guerra Mondiale. Lavorano per i silovye ministersva: sono a capo dei cosiddetti “ministeri della forza” e a volte vengono chiamati anche “securocrati”.

La differenza sostanziale tra oligarchi e siloviki è che i primi sono magnati degli affari: i principali sono quelli che, a seguito della caduta dell’Unione Sovietica, si sono arricchiti tramite la privatizzazione dei beni statali. I secondi invece sarebbero uomini di potere del Governo, con un passato nella maggior parte dei casi di tipo militare.

Chi sono i siloviki di Putin

I siloviki controllano 22 agenzie russe, dalle forze armate alla Procura dello Stato, e tra queste c’è anche il Servizio di sicurezza federale, conosciuto con la sigla Fsb ed erede di quello che un tempo era il Kgb (in cui ha militato per tanti anni lo stesso Vladimir Putin prima di salire al Governo russo).

In passato, queste figure avevano una preparazione militare e avevano subito un addestramento particolare. Oggi vengono definiti siloviki anche uomini d’affari e funzionari del Governo. Secondo alcune fonti tra i siloviki esisterebbe una precisa gerarchia e a capo ci sarebbe Igor Sechin, stretto consigliere di Putin, ex agente e attualmente amministratore delegato della Rosneft, compagnia petrolifera di proprietà principalmente del governo russo.

Il ruolo politico dei siloviki

Dal punto di vista politico, i siloviki difenderebbero in tutto e per tutto la “madre patria” e combatterebbero i presunti nemici, fuori e dentro i confini della Russia. I siloviki rappresentano, insieme ai liberali e ai tecnocrati, i principali gruppi del Governo e vengono descritti come nazionalisti e grandi promotori della Chiesa ortodossa. La loro azione sarebbe stata spesso aggressiva, soprattutto nei confronti dei centri di indipendenza civile e politica in Russia.

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