Il 16 febbraio del 1963 nasce una star tutta italiana, uno dei protagonisti indiscussi del cinema italiano. Un destino, quello di Claudio Amendola, già scritto dalle origini e dall’infanzia trascorsa sotto ai riflettori puntati su mamma e papà.
Claudio Amendola, dagli esordi al successo
Romano per nascita e per scelta, Claudio Amendola è figlio della coppia di attori e doppiatori Ferruccio Amendola e Rita Savagnone. Affascinato sin da piccolo dalla cinepresa, sceglie momentaneamente di abbandonare il sogno di entrare nel mondo dello spettacolo quando si appassiona al calcio, la sua più grande passione dopo la recitazione.
Ma il primo amore non si scorda mai così Claudio Amendola all’età di 19 anni sceglie di dedicarsi alla settima arte debuttando nel mondo della televisione. Il suo esordio lo vede indossare i panni di un pugile ebreo della miniserie televisiva Storia d’amore e d’amicizia.
A questa seguono numerose apparizioni all’interno di commedie italiane, fiction e pellicole più drammatiche, dimostrandosi agli occhi della critica e degli spettatori un attore poliedrico dalle grandi doti.
Nel 1993 vince il David di Donatello come migliore attore non protagonista della pellicola Un’altra vita. Numerosi i riconoscimenti, così le chiamate a partecipare a film, commedie, serie televisive e programmi. Protagonista dei Cesaroni e conduttore delle Iene, l’attore italiano nel 2014 debutta come registra cinematografico con la commedia La mossa del pinguino.
Un grande attore ma anche un marito premuroso e un uomo innamorato: dopo il divorzio con Marina Grande, Claudio Amendola conosce Francesca Neri e con lei forma una delle coppie più belle del cinema italiano. I due, che hanno suggellato la loro promessa d’amore con un matrimonio celebrato a New York nel 2010, sono genitori di Rocco, nato nel 1999.
Un amore che va oltre le passioni condivise. È stata proprio Francesca a salvare la vita di suo marito quando nel 2017, sul set di Nero a metà, Amendola è stato colpito da un infarto. Ritorna sul set più forte di prima e si rimette dietro la cinepresa per la regia del film Cassamortari.
In tutti questi anni non ha mai nascosto il grande amore che nutre nei confronti della sua città, anche esponendosi in prima persona in dibattiti e in discussioni. Con la partecipazione in Suburra, l’attore, ha colto l’occasione per prendere parte al racconto di una Roma bella e complicata.
