Alzi la mano chi non ha il portafoglio, la borsa o la scrivania invasa da scontrini, ricevute, multe pagate, bollette, etc. Non c’è niente di male anzi, conservare tutto questo materiale cartaceo è decisamente utile: il giorno che la Finanza busserà alla porta saprete cosa farle vedere. L’unica cosa, forse sarebbe di organizzare e capire esattamente tutto quel marasma di foglietti che ci invade.
Dossier, dossier come se non ci fosse un domani, bisogna imparare a catalogare tutto, dalle multe alle bollette. Per non parlare delle ricevute dei viaggi, degli elettrodomestici e dei mobili, insomma tutto ciò che può rendere conto e quindi giustificare il tenore di vita di una persona. Compresi i pagamenti di mutui o rette scolastiche. Le multe sono meno importanti ma comunque per legge vanno conservate per 5 anni.
Dice meglio per quanto riguarda scontrini di vestiti e cibo, quelli si possono anche buttare, l’importante è azzeccare dove e come vadano buttati questi fastidiosi pezzi di carta. Infatti, uno degli errori più comuni, è gettarli nel bidone della carta e del cartone.
Essendo fatti di carta termica da un lato, gli scontrini sono lucidi e ricoperti da un colorante e una sostanza, anche tossica, che reagisce alle fonti di calore.
Per questo motivo non possono essere riciclati insieme agli altri rifiuti di carta, ma solitamente vanno conferiti nel bidone del secco indifferenziato. L’attenzione, quindi, quando si decide di buttare via scontrini e ricevute, è bene che rimanga alta.