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CURIOSITÀ 31 MARZO 2023

Come funziona la nuova truffa del colloquio di lavoro

L’
intelligenza artificiale sta già cambiando il mondo, e tante aziende stanno addirittura iniziando a selezionare il personale attraverso i potenti algoritmi delle automazioni. Ma cosa accadrebbe se fosse proprio il candidato, durante un
colloquio di lavoro, a ricorrere a un bot? Truffa del colloquio di lavoro: la confessione online La risposta arriva da un utente di
Reddit, che ha raccontato di essersi affidato totalmente a
ChatGPT per superare brillantemente una selezione per una posizione da ben
75 mila dollari all’anno. Intenzionato a
cambiare
carriera, si è candidato per diversi annunci su uno dei più importanti portali per cercare lavoro. Ed è stato contattato da una grande azienda. Tuttavia, sentendosi poco qualificato per il lavoro, ha deciso di sostenere l’intero colloquio facendo al bot di intelligenza artificiale le stesse domande che gli venivano poste dagli interlocutori. Ottenendo un grande successo. Così ChatGPT ha risposto bene a tutte le domande ChatGPT ha infatti generato risposte talmente
convincenti da far assumere il candidato truffaldino, e garantirgli il prestigioso e ben pagato posto di lavoro. Durante il colloquio, avvenuto in
videochiamata su Zoom, ha evitato di inquadrare le proprie mani, ponendo al bot le stesse domande che venivano poste a lui. Ha così letto le risposte prodotte in tempo reale dall’intelligenza artificiale, ed è risultato la persona ideale per le necessità dell’azienda. In breve è arrivata la proposta di assunzione. Preso dai sensi di colpa per via della
truffa durante il colloquio di lavoro, ha vuotato il sacco su Reddit e ha chiesto agli altri utenti se fosse il caso di accettare o meno il posto. Ora il colloquio di lavoro con l’intelligenza artificiale L’intelligenza artificiale potrebbe insomma aiutare tanti a trovare un nuovo lavoro, ma potrebbe anche
penalizzare i candidati. Sempre più aziende stanno usando l’AI per condurre colloqui automatizzati. I bot sono infatti in grado di valutare le capacità comunicative, di logica e problem solving, e l’atteggiamento complessivo di un candidato. Il sistema registra le risposte e poi le analizza nel dettaglio. Un sistema utile quando i candidati sono tanti. Tra il 20% e il 50% delle aziende starebbe già usando l’intelligenza artificiale per selezionare personale, o anche solo per velocizzare il processo. Tuttavia la tecnologia non è perfetta, e potrebbe sfavorire ingiustamente alcune persone con accenti forti o difficoltà linguistiche, discriminando stranieri e persone con disabilità. Per superare brillantemente questi colloqui, oltre a scandire bene le parole, sarebbe bene dotarsi di una buona illuminazione, un buon microfono e uno sfondo di colori neutri. E magari allenarsi con applicazioni simili a ChatGPT, come insegna il furbo utente di Reddit che ha ottenuto il lavoro da sogno grazie al bot testuale, simulando delle domande che potrebbero essere poste durante la selezione. Insomma,
l’intelligenza artificiale potrebbe far sparire molti lavori – come sottolineato anche da
Elon Musk, che ha lanciato l’allarme contro l’AI – ma può anche essere un valido sostegno per trovarne uno.

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