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BUONO A SAPERSI 16 FEBBRAIO 2023

Come funzionano (davvero) gli autovelox

Sono l’incubo di tutti gli automobilisti, ma sai come funzionano esattamente? Ecco tutto quello che c’è da sapere sugli autovelox.

Cos’è un autovelox

L’autovelox rileva la velocità istantanea delle vetture in transito e agisce da deterrente, spingendo gli automobilisti a rispettare il limite imposto sul tratto stradale. Si basa sull’emissione e ricezione di una coppia di raggi laser invisibili e paralleli e funziona anche in condizioni di poca visibilità.

Autovelox, tutte le tipologie

Gli autovelox possono essere fissi o mobili. Questi ultimi, che prevedono la presenza di pattuglie di forze dell’ordine, sono di due tipologie: Videovelox e Telelaser. Il primo, installato sulla vettura di pattuglia, funziona come un autovelox fisso, cioè rileva la velocità istantanea del veicolo e registra la targa su un supporto video.

Il secondo, utilizzato nei posti di blocco, funziona tramite una pistola laser che emette un fascio ad alta frequenza nella direzione dei veicoli di passaggio; in caso di superamento del limite, la sanzione viene immediatamente consegnata al conducente.

E in autostrada?

Non è tutto: alcuni dispositivi misurano la velocità media. Stiamo parlando del Tutor, usato soprattutto nelle autostrade. In pratica, vengono registrati targa e orario di passaggio dell’auto in due punti di rilevamento e calcolata la velocità media nel tratto fra i due.

Così si impone all’automobilista di attenersi sempre al limite di velocità previsto, senza poterlo superare anche quando non è sotto l’occhio vigile di latre tipologie di autovelox.

Un’evoluzione del Tutor è poi il Vergilius, rilevante velocità istantanea e media, una sorta di mix tra il ‘classico’ autovelox e il tutor che, unendo le caratteristiche dei due, è ‘implacabile’ sotto ogni punto di vista.

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