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CURIOSITÀ 30 LUGLIO 2022

Com'è nata l'abbronzatura? Le origini che non ti aspetti

Con l’arrivo dell’estate e delle vacanze, per la maggior parte delle persone arriva la voglia di tintarella: c’è chi non pensa ad altro che a passare qualche ora di relax sotto al sole, per ottenere la tanto agognata abbronzatura. Ma come è nata la moda di voler scurire la pelle?

Storia e origini dell’abbronzatura: quando la si evitava e quando tutto cambiò

Non tutti sanno che non è sempre stato così, c’è stato infatti un tempo in cui l’abbronzatura non era ben vista: le donne in passato usavano coprirsi con guanti, velette, parasole e ombrellini decorati. Il colore della pelle aveva una valenza sociale: la pelle scura o abbronzata era associata ai lavoratori più poveri che passavano ore e ore sotto al sole a lavorare nei campi e all’aria aperta. La pelle bianca e pallida era invece sinonimo di nobiltà e differenziava le famiglie benestanti dalle persone più umili e poco agiate.

Una donna però ha cambiato tutto, scrivendo una nuova pagina non solo nel campo della moda ma anche nella società moderna: si tratta di Coco Chanel, a cui si attribuisce la nascita del concetto di abbronzatura così come lo conosciamo oggi.

Coco Chanel e la moda dell’abbronzatura

Nel 1923, di ritorno da una vacanza in Costa D’Avorio, Coco Chanel mostrò a tutta Parigi la sua pelle abbronzata, lanciando una vera e propria moda. Così, dopo aver reinventato la moda e abbassando il punto vita, dopo aver lanciato il tweed e il jersey, reinventando in toto il concetto di donna ed eleganza, la stilista è stata anche l’artefice dell’abbronzatura moderna e di quella costante ricerca dei toni dorati e caldi sulla pelle.

Dopo di lei, l’abbronzatura venne in qualche modo “sdoganata”: negli anni ‘30 in California (dove c’è un posto che offre addirittura 100 dollari ai turisti) scoppiò addirittura la “Suntan Special”: le donne invasero le spiagge della nazione per ottenere l’abbronzatura da sfoggiare, senza timore, in qualsiasi momento dell’anno.

Oggi la scienza e la sempre più approfondita conoscenza dei danni che i raggi solari possono causare alla pelle, ci ha muniti di consapevolezza rispetto ai rischi dei raggi UVA e UVB. Sì all’abbronzatura ma mai rinunciare a una buona crema solare (ecco quanta ne devi davvero usare).

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