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CONSIGLI 25 AGOSTO 2021

Come scegliere e conservare al meglio il melone

Con la calura estiva, non c’è niente di meglio di una succosa e rinfrescante fetta di melone: giallo, bianco, al naturale o condito, abbinato a cibi salati come il prosciutto crudo o inserito in colorate macedonie, questo ortaggio è ricco di proprietà benefiche per l’organismo, ma è importante acquistarlo al giusto grado di maturazione.

Con frutta e verdura dalla buccia coriacea, può essere difficile capire se stiamo acquistando prodotti più o meno maturi: nel caso del melone, possiamo valutare alcune specifiche caratteristiche per scegliere a colpo sicuro. Una delle principali indicazioni è il suo profumo: se non lo sentiamo, è molto probabile che sia ancora acerbo. Bisogna poi prestare attenzione al picciolo: se tende a staccarsi ed è morbido, possiamo essere sicuri che il melone sia già pronto per il consumo.

Un metodo molto usato, ma non sempre tollerato nei supermercati e negli ortofrutta è quello di battere leggermente il pugno sulla buccia, come se si stesse bussando: se il frutto rimbomba, non è ancora maturo, mentre se il suono che sentiamo è sordo, possiamo essere abbastanza sicuri che la maturazione del melone sia arrivata al punto giusto. È essenziale anche conservarlo correttamente, perché non sopporta temperature inferiori ai 5 gradi, quindi, se non lo mangiamo subito dopo l’acquisto, lo dobbiamo riporre nella parte bassa del frigo, cioè quella meno fredda. Se non è ancora maturo, invece, è meglio lasciarlo nel portafrutta a temperatura ambiente.

Una volta sbucciato e porzionato, può essere conservato per qualche giorno in uno scolapasta infilato in una ciotola che ne raccoglierà l’eventuale liquido perso o in un contenitore per alimenti con coperchio.

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