Quando si vuole realizzare in proprio qualche lavoro di manutenzione casalinga, è necessario acquisire qualche competenza basilare per evitare di fare danni che annulleranno tutto il risparmio che ci si era prefissi con il fai-da-te.
Per individuare i cavi elettrici che scorrono dietro una parete, ad esempio, ci si può dotare di una apposito scanner che rileva a che profondità sono collocati i fili: i modelli economici avvisano con un segnale acustico, rilevando fino a un massimo di 3-4 centimetri, mentre quelli più costosi individuano ogni tipo di cavo e la sua esatta ubicazione, mostrandola su uno schermo LED a prova di errore.
Se non siete in possesso di questi strumenti, procuratevi il progetto degli impianti elettrici per tutta la planimetria della casa.
Se non è disponibile, cosa che accade nella maggior parte dei casi, tenete conto che nelle case di recente costruzione i cavi elettrici sono posati in verticale o orizzontale partendo dalle prese di corrente, a una distanza di circa 30 cm dal pavimento e dal soffitto.
Esistono anche delle APP per smartphone e tablet che individuano i cavi con sensori di campo magnetico, ma bisogna essere certi che nelle vicinanze non ci siano oggetti che contengono ferro, come dei chiodi, che falserebbe la rilevazione.
Anche televisori o computer emettono onde elettromagnetiche che interferiscono con i sensori, quindi i risultati non sono sempre affidabili.