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CONSIGLI 09 NOVEMBRE 2020

Come vivere in camper

Spirito nomade? Ecco tutto quello che bisogna sapere per vivere in un camper.

Chi vive in un camper è equiparato ad una persona senza fissa dimora. È piuttosto difficile che un Comune permetta di fissare la residenza di una persona all’interno del veicolo. Il cittadino può, quindi, chiedere l’iscrizione in anagrafe come persona senza fissa dimora, ponendo il domiciliovirtuale presso parenti o amici o in una via pubblica del Comune di riferimento. In casi come questo, la soluzione più pratica consiste nel fissare la propria residenza nel comune di nascita, individuando un luogo fittizio dove fissare il domicilio.

Per cambiare la propria residenza la procedura è gratuita ed è necessario rivolgersi all’Ufficio Anagrafe del Comune presentando questi documenti:

  • carta d’identità;
  • codice fiscale;
  • patente di guida;
  • libretto del veicolo.

Inoltre, occorre compilare la dichiarazione di residenza per soggetti senza fissa dimorain cui si inserirà l’indirizzo nuovo di residenza indicato dall’Ufficio -, la dichiarazione degli interessi che legano al Comune e la descrizione dello stile di vita.

Entro 2 giorni, l’Ufficio Anagrafe provvede a registrare l’istanza del cittadino e ad attivare il controllo: se entro 45 giorni non avviene alcuna contestazione, il cambio di residenza viene confermato. Per vivere in un camper non è necessario richiedere una concessione edilizia o un permesso di costruire; tuttavia, bisogna ricordare che si tratta di un mezzo di trasporto, che come tale deve rispettare tutte le norme previste dal codice della strada. Il camper deve essere, quindi, sottoposto alla revisione obbligatoria periodica, come tutte le altre automobili.

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