Per proteggersi dal Sars-CoV-2019 (ed evitare di trasmettere il virus) bisogna uscire di casa solo se strettamente necessario e mantenere distanze di sicurezza dagli altri; sono queste le semplici regole che – richiamando alla responsabilità personale – cercano di limitare la diffusione del coronavirus.
Il virus (che in alcuni casi può degenerare in una grave polmonite) nella fase iniziale si manifesta con sintomi simili a quelli dell’influenza, ovvero febbre e dispnea; in un caso su due si sottolinea la presenza di tosse; più raramente, invece, quella di diarrea ed emottisi, cioè la comparsa di sangue nell’espettorato emesso con la tosse.
Silvio Brusaferro, presidente dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), raccomanda a chi presenta solo febbre di allertare il medico curante restando a casa; in presenza di difficoltà respiratorie meglio invece contattare il 112 o 118. In ogni caso, però, bisogna evitare di andare per proprio conto dal medico o al pronto soccorso.
Il richiamo alla responsabilità è fondamentale per evitare che l’infezione si allarghi a macchia d’olio. Se si rispettano le regole previste (in primis l’igiene personale) si può sperare che i casi si diluiscano nel tempo e che l’impatto sulle strutture sanitarie sia più sostenibile; questa è la sfida da vincere, anche e soprattutto per preservare i soggetti maggiormente a rischio.
Ovviamente quanto più si è anziani tanto più il virus può creare problemi seri. Ma il quadro tende a complicarsi anche per persone con problemi cardiovascolari, ipertese o diabetiche, e per pazienti oncologici con sistema immunitario, quindi, meno efficace .
A cura di Federico Mereta, giornalista scientifico