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CONSIGLI 27 AGOSTO 2020

Cosa c’è da vedere a Frosolone, il borgo dei coltelli in Molise

Il Molise è una regione tutta da scoprire, a partire da un piccolo borgo in provincia di Isernia, celebre soprattutto per l’antica produzione artigianale di coltelli e forbici.

Frosolone è un paesello abbarbicato a 894 metri sulle montagne molisane, immerso nel verde e abitato da poco meno di 3000 anime. Il suo nome, probabilmente derivato dal termine latino “frensus” che indica luoghi soggetti a frane, è stato spesso usato nel mondo dello spettacolo in divertenti gag, a partire dagli anni ’70: viene citato in pellicole come “Il merlo maschio” di Pasquale Festa Campanile e “Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno” di Mario Monicelli, ed è stato ripreso anche da Caterina Guzzanti per un personaggio del programma televisivo del ’97, “la posta del cuore”.

Il centro abitato, costruito su un promontorio roccioso, si è sviluppato in epoca medievale e le antiche vestigia, nonostante la zona sia stata più volte nella storia martoriata da devastanti terremoti, sono ancora visibili, soprattutto nelle tre porte ad arco di Sant’Angelo, Santa Maria e San Pietro, che anticamente indicavano l’ingresso in paese, e nel suggestivo Palazzo Baronale: nel medioevo, questo edificio era un castello in uso ai feudatari di Frosolone e, nonostante i diversi rimaneggiamenti, la sua struttura massiccia in pietra è rimasta inalterata. Sono notevoli gli abbellimenti aggiunti nel ‘500, costituiti da quattro arcate e un loggiato.
Molto caratteristiche sono le storiche botteghe dei coltellinai: l’arte della sapiente lavorazione del metallo si può apprezzare nel Museo dei ferri taglienti, istituito dal Comune alla fine del secolo scorso, che conserva centinaia di manufatti e attrezzi per la lavorazione artigianale ed è visitabile su prenotazione con le guide volontarie locali. Dal 1996, inoltre, in paese si tengono ogni estate un’importante mostra-mercato dedicata al settore e una sfilata di carri allegorici.

Meritano una visita approfondita anche le chiese: Santa Maria Assunta, dotata di un imponente campanile e impreziosita da pregevoli dipinti, San Michele Arcangelo, risalente al 1200, San Pietro, con annessa una struttura intitolata a Santa Chiara, utilizzata nei secoli anche come prigione e Santa Maria delle Grazie, appena fuori dal centro storico.
Pregevole anche la fontana dell’Immacolata con i suoi lavatoi laterali.

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