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CONSIGLI 13 DICEMBRE 2018

Cosa fare in caso di attacco epilettico

Se ci troviamo di fronte una persona che improvvisamente viene colta da un attacco epilettico, dobbiamo mantenere la calma e sapere esattamente cosa fare, per evitare che si possa ferire o che resti soffocata durante la crisi. COME RICONOSCERE UN ATTACCO EPILETTICO I sintomi sono abbastanza facili da riconoscere: la persona cade a terra e il suo corpo viene scosso da convulsioni, che portano a spasmi incontrollati del collo, delle braccia e delle gambe; le pupille risultano dilatate e la respirazione rallenta, il viso diventa pallido o cianotico e la vittima comincia a salivare copiosamente. Il primo soccorso deve essere rapido e efficace. COSA FARE Per prima cosa, trascinare la persona su una superficie piana, poi metterle qualcosa di morbido sotto la testa per proteggerla dagli urti. Se la bocca è aperta, inserire un pezzo di stoffa, come un fazzoletto, tra i denti; se le mascelle sono serrate, invece, non forzarne l’apertura; in presenza di iper salivazione o vomito, girarla su un fianco. COSA NON FARE Non tentare mai di aprire la bocca della vittima per somministrarle acqua o medicine e evitare di tenerla ferma, perché in questo modo possiamo romperle le ossa. Mai schiaffeggiarla o gettarle acqua sul viso. Dopo l’attacco, girare la persona su un fianco, piegarle le gambe, metterle le mani sotto la testa. Chiamare il medico se è la prima volta che succede, se la vittima si ferisce, se la crisi dura più di 3 minuti o se, dopo 10 minuti, la persona non si riprende.

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