Si sa, per esporsi al sole è importante preservare la pelle con creme protettive adeguate. I soggetti tatuati, però, devono prestare maggiore attenzione, per evitare reazioni fastidiose e che i disegni sbiadiscano.
Niente sole il primo mese
Dopo la realizzazione del tatuaggio è vietato prendere il sole per il primo mese. Il tatuaggio crea, infatti, una vera e propria lesione sulla pelle, la cui guarigione avviene in media in 3 – 4 settimane. Durante questo periodo, poi, per scongiurare il rischio d’infezione, si è soliti applicare pomate antibiotiche fotosensibili, per cui niente sole!
Ma le reazioni allergiche possono riguardare anche i tatuaggi più datati; a scatenarle, anche a distanza di anni, potrebbero essere gli additivi contenuti nei coloranti. Il consiglio, quindi, è quello di accertarsi sempre della provenienza dei pigmenti colorati.
Rischio eczemi
In linea generale, gli esperti raccomandano di non esporre mai i tatuaggi al sole per troppo tempo; la pelle potrebbe surriscaldarsi, predisponendosi al rischio di eczemi, allergie e conseguenze più serie.
Massima protezione con le creme
È importante, poi, ricoprire sempre le zone tatuate con creme con fattore protettivo 50, ripetendo l’operazione ogni 2 ore e dopo ogni bagno. Attenzione, però: i prodotti solari possono essere applicati dopo almeno 3 settimane dalla realizzazione del tattoo, sino ad allora niente tintarella!
Attenzione all’abbronzatura artificiale
Amanti dell’abbronzatura artificiale? I raggi UV di docce e lettini sono più forti e richiedono una protezione più alta, da spalmare abbondantemente sul tatuaggio.
Occhio infine anche agli autoabbronzanti: possono essere utilizzati solo se il tatuaggio è completamente guarito, e mai direttamente sul disegno; potrebbero creare effetti estetici, specialmente sui colori più scuri.
In caso di bruciore, prurito o irritazioni si ricorda di rivolgersi tempestivamente ad un dermatologo o al proprio medico di fiducia.