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CURIOSITÀ 26 OTTOBRE 2022

Cos'è a cosa serve la sovranità alimentare

Il Governo Meloni ha ribattezzato il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali col nome di Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare. Scopriamo insieme il significato originario della “nuova” dicitura, coniata in realtà più di vent’anni fa.

Da dove nasce il “nuovo” nome

Sta facendo discutere la scelta della Presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni di rinominare il ministero affidato a Francesco Lollobrigida. Per molti il concetto di “sovranità alimentare” è direttamente collegato a quello di nazionalismo, come noto uno dei valori della destra.

In realtà la dicitura non è nata col Governo Meloni, bensì ha avuto origine più di vent’anni fa (e non nel nostro Paese): a inventare il concetto fu nel 1996 Via Campesina, Ong internazionale composta da organizzazioni contadine provenienti da 81 differenti Paesi nel mondo; sua mission è battersi contro lo sfruttamento di persone e territori, promuovendo un’agricoltura ecosostenibile.

Le origini del Sovranismo Alimentare

In origine, quindi, per “sovranità alimentare” si intendeva una gestione delle risorse alimentari basata sul rispetto dei lavoratori agricoli e dell’ambiente, sistema che mira a tutelare le economie alimentari locali dall’egemonia delle grandi aziende.

In poche parole, nulla a che vedere con la chiusura riconducibile al nazionalismo e alla difesa del “Made in Italy” ad ogni costo.

Staremo a vedere

Ora ci sarà da verificare se il sovranismo promosso dalla Meloni (ovvero la volontà di concentrare la produzione di risorse a livello nazionale) possa in qualche modo andare a discapito dell’ecosostenibilità ambientale.

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