Con il termine cuckolding si intende definire la pratica, sempre più diffusa, di inserire una terza persona nell’intimità di coppia, ovviamente con il consenso di tutte le persone coinvolte. Non si tratta però di un “semplice” adulterio.
In una coppia cuckold uno dei due partner – talvolta entrambi – prova piacere nell’osservare l’altro in intimità con una persona esterna alla relazione. Assistere al “tradimento” diventa quindi un modo per soddisfare una fantasia.
Cuckolding, perché sempre più uomini (ma non solo loro) chiedono di essere traditi?
Il termine, traducibile in italiano con i vocaboli triolismo, deriva dall’espressione francese medievale cucuault, riferita alla pratica della femmina del cuculo di deporre le proprie uova in un nido diverso dal proprio.
Negli ultimi anni il cuckolding sembra essere diventata una delle pratiche più ricercate online, a dirlo sono anche e soprattutto i numeri delle ricerche di molti portali per adulti e la crescente quantità di contenuti dedicata al tema dai media.
In tanti credono si tratti di una pratica esclusivamente maschile, nel senso che sarebbe sempre l’uomo a chiedere alla donna di introdurre un partner esterno.
In realtà, pur essendo gli uomini in maggioranza, esistono anche coppie dove è la donna a chiedere all’uomo di “tradirla”, ma anche relazioni in cui la pratica viene attuata sia in un senso che nell’altro.
Trattandosi di qualcosa di relativamente nuovo, almeno a livello di discussione pubblica, le motivazioni psicologiche alla base di queste fantasie non sono ancora state del tutto sviscerate, ma esistono diverse teorie.
Secondo una delle interpretazioni più popolari, in alcune relazioni il cuckolding potrebbe rappresentare una sorta di modo per esorcizzare il tradimento.
La discriminante rispetto ad un adulterio vero e proprio sarebbe tutta da individuare nel fattore del controllo: il fatto che il rapporto del partner con un’altra persona avvenga in maniera concordata e non di nascosto manterrebbe intatta la fiducia, rendendo la situazione stimolante.
Un’altra spiegazione potrebbe essere individuata nella semplice voglia di trasgressione e di uscire dalla routine e dai binari “standard” dell’intimità di coppia, o magari per superare la crisi del settimo anno.
Ciò che c’è di certo, al di là delle interpretazioni psicologiche e socio culturali, è che sempre più spesso capita di imbattersi in questo termine, ormai entrato stabilmente nel linguaggio comune.
