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SPORT 21 MARZO 2022

Cos'è l'effetto Venturi che sta facendo "volare" le Ferrari

Scopriamo insieme l’effetto Venturi e la sua importanza per le vittorie della Ferrari in Formula1.

I condotti Venturi sono “tunnel” scavati sul fondo delle nuove vetture di Formula 1. Permettono alle auto da corsa di sfruttare il concetto aerodinamico del cosiddetto “effetto suolo”. Devono il loro nome a Giovanni Battista Venturi (1746 –1822), fisico che per primo ha scoperto il fenomeno. In parole semplici, i condotti fanno incanalare l’aria verso l’estrattore, sfruttando le differenze di pressione al fine di generare carico aerodinamico e consentire alle monoposto d’incrementare il grip nelle curve affrontate ad alta velocità.

Diretta conseguenza dei condotti Venturi è il fenomeno dell’effetto suolo: la differenza di pressione fra l’aria che passa sotto il corpo vettura e quello che passa sopra è fonte di aderenza e consente alle vetture di restare incollate all’asfalto anche nelle curve ad alta velocità. Ciò significa che, con più grip nelle curve, i piloti potranno seguirsi più da vicino e aumentare la possibilità di sorpassi mozzafiato. L’effetto suolo, tanto vantaggioso nelle curve, ha comunque una controindicazione sul rettilineo: più aumenta la velocità, più le monoposto sono schiacciate verso l’asfalto; situazione che genera l’improvvisa perdita di carico che porta, poi, l’auto a “rimbalzare”.

Non appena le monoposto si sollevano, i tunnel Venturi ricominciano a funzionare, spingendo nuovamente le vetture verso il basso sino a un nuovo stallo, e così via per tutto il percorso in rettilineo. Il ribalzamento è detto “porpoising”. Come evitarlo? Ad esempio, intervenendo sulle sospensioni, irrigidendole per limitare le variazioni dell’altezza da terra durante il giro.

Tutta una serie di problematiche che, evidentemente, la Ferrari è riuscita finora a risolvere meglio dei team rivali, aggiudicandosi in Bahrein una prestigiosa doppietta nel Gran Premio d’apertura del Mondiale di Formula Uno

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