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BUONO A SAPERSI 06 OTTOBRE 2022

Costa di più riscaldare la pasta sul fornello o nel forno?

Quando si cucina si pensa poco al consumo. Eppure, per preparare gustosi manicaretti o riscaldare gli avanzi del giorno prima, ci sono dei costi tra acqua, luce e gas, che variano a seconda dell’elettrodomestico che si sceglie di usare. Un piatto di pasta, per esempio, può essere riscaldato in padella su un fornello oppure in un forno elettrico. Scegliendo l’una o l’altra opzione, i consumi saranno diversi e, di conseguenza, anche i costi. Vediamo cosa conviene fare.

Quanto gas si consuma per riscaldare un piatto di pasta

Dopo il trucco della caldaia che fa risparmiare sul riscaldamento, vediamo cosa consuma di più tra gas e forno elettrico. Per cucinare un piatto di pasta servono circa 10 minuti per far bollire l’acqua, 10 minuti per la cottura della pasta e altri 10 minuti per il sugo. In pratica si userà un fornello medio da 1,65 kW, che consuma 0,10 mc/h, a media potenza (quindi 0,825 kW), per mezz’ora. In totale si consumeranno 0,04125 mc di gas e stimando che un metro cubo di gas costi un euro, ricaviamo che per cucinare un piatto di pasta spendiamo 4 centesimi di euro di gas. Per riscaldare gli avanzi del giorno precedente basteranno 10 minuti, quindi si spenderà poco più di un centesimo di euro di gas.

Quanto consuma un forno

Per valutare se ci può essere un risparmio, preferendo il forno elettrico ai fornelli a gas, bisogna considerare la tipologia dell’elettrodomestico che si possiede. In commercio esistono due tipi di forni elettrici: i tradizionali, dotati di resistenze elettriche e un grill che cuociono i cibi per irraggiamento; quelli multifunzione che oltre alle resistenze e al grill sono dotati di una ventola per la circolazione dell’aria calda per la cottura dei cibi. I forni possono poi essere statici o ventilati, nel primo la cottura è più lenta e meno uniforme, mentre nel secondo è più omogenea e veloce grazie al sistema di ventole. L’energia consumata varia in base alle dimensioni del forno, alla potenza, alla classe energetica e al tempo di utilizzo. Va inoltre tenuto conto che l’energia consumata da un forno non è costante, ma ha un picco nella parte iniziale durante il riscaldamento. Per la cottura dei cibi a 200°C per un’ora, il forno elettrico consuma tra 0,9 kWh e 1,5 kWh, in base alla classe energetica, il che va moltiplicato per il costo del singolo chilowattora che viene addebitato in bolletta. Se per cotture lunghe, può essere preferibile usare un forno elettrico per avere risultati ottimali, per scaldare un piatto di pasta è preferibile usare un fornello a gas con un risparmio sia di tempo che di denaro speso nel consumo di energia.

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