Una speranza contro il Coronavirus potrebbe arrivare infatti dal cordone ombelicale delle donne che hanno appena partorito. A suggerirlo è stato il diabetologo italiano in Usa Camillo Ricordi, direttore del Diabetes Research Institute e Cell Transplant Center dell’Università di Miami, che a L’aria che tira su La7 ha spiegato i dettagli di un trattamento allo studio, già usato per il diabete di tipo 1 e oggi al vaglio proprio per il Covid-19, già disponibile in versione preprint, cioè prima della revisione tra pari, nell’archivio Ssrn. Una potenziale terapia basata sull’utilizzo di cellule staminali mesenchimali ottenute dal cordone ombelicale di un bimbo appena nato, che il più delle volte si butta via. “Materiale di scarto” preziosissimo, dunque. Da un singolo cordone ombelicale si possono estrarre ed espandere le cellule staminali mesenchimali e si riescono a produrre addirittura oltre 10mila dosi terapeutiche. Nel diabete queste cellule sono molto importanti perché hanno un’azione antinfiammatoria e immunomodulante, contrastano la tempesta di citochine, hanno anche un’azione antivirale e antibatterica e promuovono la rigenerazione dei tessuti. Qualità che farebbero molto comodo contro il Covid-19.