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BUONO A SAPERSI 13 NOVEMBRE 2020

Covid, Svizzera sotto osservazione: oggi è la malata d’Europa

Dalla Francia alla Germania, dall’Austria alla nostra stessa Italia, tutti i Paesi intorno hanno stretto le maglie e imposto nuove regole restrittive per contenere i contagi. La Svizzera no, e ora purtroppo si trova a ricoprire il ruolo di malata d’Europa. Lì, la vita è rimasta sostanzialmente normale. Bar e ristoranti sono aperti, gli sport non sono vietati, l’ufficio turistico continua a proporre la Svizzera come meta da scoprire, e fino al 1 ° ottobre Berna ha persino revocato il divieto di eventi per oltre 1.000 persone. Le mascherine il Paese è arrivato tardi ad imporle: sui mezzi pubblici ben tre mesi dopo i suoi vicini di casa, e nei luoghi chiusi addirittura dopo sei mesi, cioè solo il 29 ottobre. Insomma, decisioni troppo blande che metterebbero a rischio gli svizzeri. Oggi i nuovi contagi, a parità di numero di tamponi, sono circa il triplo di Svezia e Stati Uniti e il doppio della media dell’Unione europea. Il tasso di positività si attesta al 27,9%, rispetto all’8,5% in Svezia e all’8,3% negli Stati Uniti. Un numero elevatissimo, se consideriamo che per l’Organizzazione mondiale della sanità un tasso di positività al test superiore al 5% segnala che il virus è fuori controllo.

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