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EMOZIONI 29 LUGLIO 2021

Cuglieri, l'intera città fa la guardia per salvare l'olivastro millenario

Bello, maestoso: l’olivastro millenario fa parte della storia di Cuglieri e della Sardegna, ne è uno dei massimi rappresentanti. Rendersi conto che i danni provocati dagli incendi degli scorsi giorni lo hanno messo a rischio è stato un duro colpo per la comunità che si stringe attorno a un simbolo di forza, grazia e resilienza.

Non sarà più l’albero di un tempo, quello che si poteva ammirare fino a pochi giorni fa, ma le sue radici sono ancora vive ed è possibile che germoglino ancora. “Il Patriarca”, questo il suo nome per chi lo ama e lo sente parte della comunità, è sotto l’osservazione di un gruppo di botanici dell’università di Cagliari. Il simbolo della devastazione provocata dall’incendio che ha interessato il Marghine, la Planargia e il Montiferru in Sardegna, bruciando 20mila ettari di terreno, adesso è diventato il simbolo della rinascita.

Un lavoro lungo, ma che dà speranza

A una prima analisi, l’olivastro millenario continuava a bruciare al suo interno, quindi la prima cosa è stata spegnerlo su tutto ciò che era visibile, dopodiché si è passati al salvataggio delle radici. Il rischio è quello di un “effetto carbonaia“, un fuoco sotterraneo che brucia senza fiamma. Gli interventi hanno dato i loro frutti e una speranza c’è, ma adesso è la sua fama che rischia di comprometterlo per sempre. Sono in tanti a raggiungere la zona per poterlo ammirare, ma c’è il pericolo che si calpesti una porzione preziosa del terreno.

Non tutto l’albero è compromesso e si sta facendo di tutto per salvarlo, quello che serve adesso è continuare a vaporizzare il terreno. La struttura monumentale, così come la ricordiamo, non si potrà recuperare ma potrebbe ancora vivere. Lo stesso non si può dire di una porzione significativa di ulivi che si trovano in zona.

L’ordinanza del Comune di Cuglieri è stata emessa non appena i botanici lo hanno chiesto nell’interesse del Patriarca: “C’è già un presidio di volontari per controllare che nessuno si avvicini all’albero e abbiamo fatto appello perché la vigilanza sia costante. Hanno risposto in tantissimi, perché il Patriarca è la nostra cultura e la nostra identità”: queste le parole commosse di Maria Franca Curcu, assessore comunale alla Cultura.

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