Il riso è un alimento alla base di innumerevoli tradizioni culinarie, non a caso è il cerale più consumato al mondo.
Anche in Italia è molto apprezzato, soprattutto al Nord. ll riso italiano è inoltre molto conosciuto all’estero, soprattutto per alcune varietà, come ad esempio Arborio, Vialone Nano e Carnaroli, di cui il bel paese è l’unico produttore in assoluto, facile dunque capire perché queste varietà siano così richieste.
L’Italia è inoltre al primo posto in Europa per quantità di superfici destinate alla coltivazione del riso, con circa il 50% del totale europeo.
Cuocere il riso senza utilizzare il gas? Esiste un trucco geniale
Nonostante ciò, una delle più popolari modalità di cottura del riso è sconosciuta a molti nostri concittadini. Stiamo parlando della cottura del riso per assorbimento.
Si tratta di una particolare tecnica – a proposito di tecniche “segrete” in cucina, in questo articolo ti sveliamo sette trucchi da non perdere, uno di questi riguarda proprio il riso – che consente di ottenere un riso estremamente cremoso senza che sia necessaria l’aggiunta di grassi.
Ciò è dovuto all’azione dell’amido, che solitamente si disperde quando il riso viene scolato, mentre sfruttando la cottura per assorbimento rimane in pentola.
In questa tecnica il rapporto da mantenere tra acqua e riso è di 2 a 1. In altre parole sono necessari 200 ml di acqua per ogni 100 grammi di riso. La cottura del riso per assorbimento è relativamente semplice, prevede infatti pochi passaggi.
Come funziona la cottura del riso per assorbimento
In primo luogo è necessario tostare il riso in una pentola – a secco o con u filo d’olio – per poi aggiungere il sale.
Nel frattempo bisogna far bollire dell’acqua e una volta raggiunta la temperatura di ebollizione gettarla sul riso tostato.
A questo punto è necessario mescolare per poi chiudere il tutto con un coperchio.
La tecnica “classica” della cottura Pilaf per induzione si termina in forno, ma per comodità è possibile concludere lasciando cuocere il riso nell’acqua bollente o tenendo i fornelli a fuoco basso.
