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CURIOSITÀ 02 GIUGNO 2022

Da dove nascono le emozioni, lo studio che toglie ogni dubbio

Uno studio condotto da alcuni bioingegneri dell’Università di Pisa ha rivelato una stravolgente scoperta sull’origine delle emozioni. L’esito della ricerca, pubblicato sulla rivista “Proceedings of the National Academy of Science of the USA”, ha confermato che le emozioni partono dal cuore e non dal cervello. Lo studio ha analizzato il processo che porta a provare una specifica emozione reagendo a determinati stimoli esterni. Per scoprirlo, i ricercatori hanno utilizzato dei modelli matematici complessi applicati ai segnali elettrocardiografici ed elettroencefalografici in soggetti impegnati nel guardare filmati dal forte contenuto emotivo.


Le emozioni nascono dal cuore: l’esperimento condotto dai ricercatori

Per potere estrarre da un elettrocardiogramma la valutazione di uno stato emotivo, i ricercatori hanno sviluppato delle equazioni matematiche in grado di decodificare continuamente la comunicazione tra cuore e cervello nei diversi stati emozionali. In questo modo i ricercatori hanno scoperto che nei primi secondi lo stimolo ricevuto modifica l’attività cardiaca dei soggetti, che a sua volta genera una specifica risposta della corteccia celebrale. Dietro quindi l’esperienza di un’emozione c’è un continuo scambio di informazioni tra cuore e cervello. Grazie a numerosissimi studi abbiamo compreso come funziona il cervello, adesso grazie a questa scoperta sull’origine dell’emozioni, molti altri aspetti legati alla comunicazione tra cuore e cervello verranno analizzati da un nuovo punto di vista.

“Fino ad ora l’attività cardiovascolare è stata vista come un semplice supporto metabolico a sostegno del cervello, il quale sarebbe la sede dei processi biologici responsabili dell’esperienza emotiva cosciente»” spiega Gaetano Valenza, docente di bioingegneria al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione dell’Università di Pisa e ricercatore al Centro E. Piaggio. La scoperta può avere delle ricadute importanti sulla comprensione dei disturbi psichici e sulla loro relazione con la salute fisica, spiega Claudio Gentili, del Dipartimento di Psicologia Generale e Centro per i Servizi Clinici Psicologici dell’Università di Padova. “Può spiegare perché soggetti con disturbi affettivi, come la depressione, sono associati ad una maggior probabilità di sviluppare patologie cardiache, o, viceversa, tra soggetti con problemi cardiaci quali patologie coronariche o aritmie si riscontra un incremento di ansia e depressione. Il nostro lavoro, oltre a riportare in auge la teoria della genesi periferica delle emozioni, conferma le più recenti posizioni neuroscientifiche che propongono di superare il dualismo tra il cervello inteso come organo esclusivo della mente e il corpo, suggerendo come noi non siamo (solo) il nostro cervello”.

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